Piedi buoni, fisico imponente, terracinese D.O.C. L’identikit di Daniele Altobelli, classe 1993, è quello del giocatore che chiunque vorrebbe nella propria squadra nei campionati cadetti, dove è la prestanza fisica ad avere grande importanza. Se poi quest’ultima è accompagnata da una buona tecnica, abbiamo il cocktail di un giocatore che può fare la differenza.

Abbiamo avuto il piacere di contattare Daniele Altobelli per conoscerlo un po’ meglio, e saperne di più sui suoi sogni e le sue aspettative per il presente e per il futuro. Ragazzo disponibile, non scontato e molto diretto, che si lascia andare spesso a qualche risata.

Signor Altobelli, come sta andando la stagione? Quali sono le sue impressioni nel primo anno da titolare ?

Sicuramente soddisfatto, la stagione a livello personale e di squadra è assolutamente positiva. Ho giocato praticamente tutte le partite e ho segnate tre gol, quindi diciamo che sono soddisfatto. Però non mi accontento: ci sono ancora tante partite, voglio fare bene per me e per la squadra, e raggiungere l’obiettivo che ci siamo preposti.

Dopo la sconfitta contro il Pontedera come state ?

 

C’è molta rabbia perché era una partita importante: si poteva allungare la striscia positiva e staccare il Perugia dopo il passo falso col Benevento. Soprattutto fa male per come è arrivata, eravamo in vantaggio e con l’uomo in più. Comunque sono fiducioso, la squadra ha dimostrato di avere carattere e di riuscire a venire fuori dai momenti difficili. Vedi col Barletta, avevamo perso malamente e ne siamo usciti subito con due vittorie consecutive. Quindi sono sicuro che la squadra reagirà.

Lei sta avendo un ottimo andamento quest’anno, dopo una stagione ad attendere la propria possibilità in tribuna. Grande merito va dato a Stellone che ha deciso di puntare su di lei quest’anno. Che rapporto avete ?

Col mister ho un rapporto speciale, da quando due anni fa abbiamo vinto insieme lo scudetto con la Berretti. L’anno scorso una serie di cose non mi hanno agevolato, tra infortuni e il fatto che era il mio primo anno in prima squadra, non sono riuscito ad impormi. Sicuramente devo molto a lui per avermi dato fiducia.

Lei è un centrocampista dai piedi buoni, ma anche di sostanza. In quale ruolo crede di trovarsi meglio a centrocampo ?

Nel 4-3-3 sono in grado di fare la mezzala destra e sinistra senza problemi. Nel 4-4-2 invece il ruolo ideale è il mediano centrale. In ogni caso, in mezzo al centrocampo penso di essere in grado di coprire tutti i ruoli.

Siete una squadra con buoni elementi giovani come lei, ed elementi di esperienza. Da quale giocatore impara di più ?

Beh, a centrocampo diciamo che ho l’imbarazzo della scelta! C’è Alessandro Frara, il capitano, che non ha bisogno di presentazioni. Penso per caratteristiche fisiche di assomigliare un po’ a lui. Anche Davide Carrus, tra personalità e qualità c’è da imparare qualcosa tutti i giorni. È anche grazie a loro che noi giovani cresciamo ogni giorno, non fanno altro che darci consigli e aiutarci sempre. Ci insegnano davvero tanto.

E al di fuori del Frosinone, a quale giocatore si ispira ?

Forse Marchisio. Mi piace molto.

E per che squadra è tifoso (se si può chiedere…) ?

Ti rivelo una cosa: non ho una squadra del cuore, non sono tifoso di nessuno. Mi piace guardare la Serie A e seguo il calcio estero, ma non tifo per nessuno. Simpatizzo per il Napoli, ma non ho una squadra del cuore.

Si è parlato molto di lei in ambito di mercato, un giovane dal sicuro avvenire, per cui si prospetta almeno la Serie B. Si sente pronto per un salto di categoria ?

Ti dirò la verità, mi sento pronto, ma non pretendo niente. Cerco di vivere settimana dopo settimana, e come per tutti i ragazzi l’obiettivo è il salto di qualità, salire il prima possibile. Sarei felicissimo e spero di farlo con il Frosinone, e nel caso non dovesse accadere, magari avrò la possibilità di farlo altrove. Come hai detto tu ci sono state delle voci di mercato, ma ho cercato di non ascoltarle, non pensarci e concentrarmi sul campionato. A giugno poi il mio procuratore e la società decideranno cosa fare. L’obiettivo di tutti i nostri giorni comunque è raggiungere la Serie B, spero con tutto il cuore di farcela, e credo di essere pronto.