Lo chiamano il “Maicon del Bosforo” ma i suoi idoli sono Javier Zanetti e Paolo Maldini. Tanju Kayhan, terzino destro ex Rapid Vienna e Besiktas, dopo l’esperienza Karabükspor è svincolato, in attesa di ricalcare i palcoscenisci che gli competono. Il suo desiderio? Marcare gli attaccanti più forti del mondo, per riprendere il discorso iniziato con un certo Hulk. La redazione di footaballscouting.it ha avuto il piacere di intervistarlo in esclusiva.
Taniju presentati ai nostri lettori…Quando hai iniziato a giocare a calcio e quando ha capito che saresti diventato un calciatore professionista?
Sono figlio immigrati turchi a Vienna. Ho iniziato a giocare in strada, nei pachi con i miei amici e all’età di 12 anni il Rapid Vienna mi ha ingaggiato. A 16 anni mi sono reso conto che, avrei potuto essere un giocatore professionista, perché avevo un buon livello fisico in confronto ai miei coetani.
Dopo aver fatto tutta la trafila nel Rapid Vienna, nel 2011, è arrivato il trasferimento al Besiktas. Nonostante le grandi aspettative, non hai avuto molto spazio. Da cosa è dipeso?
Il primo anno ad Instabul è stato veramente difficile, perché il Besiktas è un grande club e in squadra c’erano grandi calciatori: Simao, Guti, Quaresma, Almeida and Roberto Hilbert. Quando ho avuto la mia chanche, giocando anche in Europa League, purtroppo mi sono infortunato alla spalla. Ho dovuto operarmi e questo mi hacostretto a rimanere fuori per molto tempo. Al Besiktas, ho trovato un’allenatore che mi dava fiducia, ma quando sono rientrato, Carlos Carvalhal aveva lasciato la panchina della squadra. Il suo successore non mi ha dato molta fiducia, essendosi portato in squadra i suoi calciatori. Non potevo rimanere, volevo giocare!
Quali sono le tue caratteristiche? Sei un terzino di spinta o preferisci difendere?
Fisicamente sono molto forte. Grazie al lavoro svolto neNell’Accademia del Rapid Vienna, ho acquisita una buona visione tattica. Sono un difensore che ci mette grinta e determinazione, mi piace anche spingere sulla fascia ed andare al cross e mandare a rete i miei compagni di squadra. Nasco come terziono destro, ma non ho nessun problema a giocare sulla fascia opposta essendo ambidestro.
Quali sono I calciatori a cui ti ispiri?
Mi ispiro a Maicon ma i miei idoli sono due miti del calcio: Javier Zanetti e Paolo Maldini.
Sul tuo profilo facebook è pubblicato un selfie, in occasione dello scorso derby tra Inter e Milan. Per quale squadra hai fatto il tifo?
In particolare non facevo il tifo per nessuna delle due. Stiamo parlando di due grandi club, che danno vita ad un grande derby e a me, piace guardare i derby delle più grandi squadre d’Europa.
Cosa pensi del campionato italiano? Negli ultimi ha perso la competitività, che lo ha contraddistinto negli anni…
Il Campionato italiano è molto difficile. Le squadre italiane giocano un calcio molto tattico, caratteristica che, rende ogni partita avvincente. Come il calcio turco, anche quello italiano, negli ultimi anni ha visto calare il proprio livello di competitività ma, si tratta solo di un periodo di passaggio. Tornerà ad essere il campionato di livello, come un tempo.
La stagione passata è stata molto positiva per te. Ha collezionato molte presenze tra campionato ed Europa, ma nonostante ciò hai deciso risolvere il contratto con la tua ex squadra. Come mai?
Ho deciso di rescindere il contratto a causa dei problemi finanziari del mio club e per la retrocessione in serie B. Lavoro duramente e come ogni calciatore, voglio giocare nella massima serie.
Essendo svincolato, potresti trovare una squadra più facilmente…attendi una chiamata dall’Italia?
Mai dire mai! Il campionato italiano ha sempre il suo fascino e una delle mie migliori partite, l’ho giocata con la nazionale Under21 austriaca, proprio contro contro l’Italia. Ricordo che, al termine del match ricevetti molti complimenti dagli addetti ai lavori.
Con quale campionato vorresti misurarti?
Non ho preferenze.Voglio misurarmi contro i migliori attaccanti. Quando giocavo nel Rapid Vienna, contro il Porto ho disputato la miglior partita della mia carriera. Marcavo Hulk e quella sera non l’ho perso di vista nemmeno un secondo.
Hai già ricevuto qualche offerta?
Certo, ma fino ad ora nessuna è stata così interessante da portarmi a dire “Si Tanju accetta”. Conosco le mie potenzialità e voglio fare il salto di qualità. Lavoro giorno dopo giorno per diventare un calciatore migliore. La vita è dura e il modo nel calcio anche. Farò del mio meglio per diventare uno dei più forti.
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