In attesa di una chiamata. Giuseppe Capua, centrocampista classe ’92, reduce dall’ottima stagione con la maglia dell’Aversa Normanna, ma attualmente svincolato. La redazione di Footballscouting.it, lo ha intervista in esclusiva.

1) Lo scorso campionato dopo un inizio di stagione difficile, con l’arrivo di mister Marra, siete riusciti a risalire la classifica, fino ad arrivare allo spareggio salvezza. Cosa vi è mancato per battere l’Ischia e salvarvi?

Ci è mancata un po di fortuna sicuramente. Nella partita di andata dei playout, abbiamo subito dei goal ingenui che potevamo benissimo evitare, in quella di ritorno nonostante tutto siamo stati vicino alla salvezza, facendo tre goal e sfiorando il quarto.

2) Hai disputato un ottimo campionato risultando uno dei più presenti in campo. Ti aspettavi di essere ancora svincolato?

No, sinceramente non mi aspettavo di trovarmi in questa situazione avendo disputata un ottima annata, personalmente la migliore, condita da tre goal. È brutto stare senza squadra ma nonostante ciò, mi sto allenando duramente in attesa della chiamata giusta.

3) Hai già avuto qualche proposta?

Si ho avuto diverse proposte e chiamate sopratutto da diversi club di Lega Pro e qualche interessamento da club di serie D. Al momento però non c’è nulla di concreto.

4) Valuteresti anche delle offerte dall’estero?

Sinceramente mi ha sempre affascinato fare un’esperienza all’estero. Quest estate sono stato vicino a un club di serie B della Romania, sono stato contattato da un mio ex dirigente della Lazio e della Salernitana, ma poi non ci sono stati i presupposti giusti per accettare. Sicuramente se ci dovrebbe esserci un’offerta buona la valuterei senza problemi.

5) Allo stato attuale stai valutando anche la possibilità di scendere in Serie D?

Al momento spero nella chiamata di un club di Lega Pro, che mi dia la possibilità di dire ancora la mia. Non escludo però che, se arrivasse la chiamata da parte di un club di serie D che punta a vincere il campionato, non direi di no.

6) Quali sono le tue caratteristiche?

Sono un centrocampista moderno. Posso giocare al centro sia in un centrocampo a due, sia a tre. Il ruolo che preferisco e che esalta le mie caratteristiche è la mezz’ala. Sono un giocatore di inserimento e movimento che abbina anche la qualità.

7) In Lega Pro nei tre gironi quali squadre vede favorite?

Credo che le favorite siano il Cittadella nel girone A, la Spal nel girone B e il Catania nel girone C.

8) Dalla Lazio all’Aversa Normanna, passando da Salerno.
Il tuo curriculum parla di un giocatore giovane che è riuscito a far valere le sue qualità in piazze importanti. Quale di queste ti è rimasta nel cuore e ci ritorneresti volentieri?

Sicuramente dieci anni di Lazio rimangono indelebili. Ero un bambino. Alla Lazio sono cresciuto sotto tutti i punti di vista. Ritornerei di corsa a Salerno. Lì ho vissuto due anni indimenticabili dove ho avuto la fortuna di aver vinto un campionato una Coppa Italia è una Super Coppa.

9) Si parla tanto dei giovani che una volta lasciate le squadre primavera, si ritrovano a non essere pronti o a faticare nell’affrontare un’esperienza professionistica. Tu che sei cresciuto nel settore giovanile della Lazio cosa pensi? Le difficoltà dipendono dalla mancanza di preparazione per affrontare un campionato professionistico o dalla poca voglia di dare fiducia al calciatore?

Sicuramente il passaggio dal settore giovanile alla prima squadra è devastante. Un po di difficoltà è normale che ci sia perché ci sono altri ritmi e altre pressioni. Secondo me in Lega Pro, per un giovane è più difficile giocare, perché rispetto alla serie B ci sono meno spazi.

10) Avendo disputato la prima stagione della nuova Lega Pro, pensi che sia stato utile creare un campionato unico con tre gironi e con nuove regole?

Utile da una parte ma, già quest’anno non sono stati rispettati i criteri della riforma del format a 60 squadre, quindi avendo meno squadre, siamo stati penalizzati in tanti magari non meritandolo.