Sabato 19 settembre al termine di Inter-Atalanta, seconda giornata del Campionato di Primavera girone B, in esclusiva per Football Scouting abbiamo intervistato Roberto Samadendirettore del settore giovanile dell’Inter.

Oltre ad occupare questo delicato ruolo in casa Inter, Roberto Samaden è stato di recente nominato, dal presidente federale Carlo Tavecchio “Responsabile della Sezione per lo sviluppo del calcio giovanile e scolastico del Settore tecnico”.

Così Roberto Samaden ha risposto alle nostre domande:

  • Direttore, avete totalizzato due pareggi nelle prime due gare, come pensa  reagirà la squadra di mister Vecchi a partire dalla prossima gara contro il Verona?

“L’inizio di ogni stagione non è mai facile per nessuno, soprattutto in una categoria come la Primavera dove ogni anno si ha un cambio sostanziale di organico. Indipendentemente da ciò, Chievo e Atalanta sono due tra i migliori settori giovanili in Italia, per questo ho massima fiducia nei ragazzi.”

  • Qual è il suo pensiero riguardante la fatica che i club italiani hanno nel dare spazio ai giovani?

           “Sicuramente siamo noi addetti ai settori giovanili a cercare di promuovere la crescita dei ragazzi nelle rose               dei giovani calciatori. Per i grandi club il problema è rappresentato dal fatto che i giovani molto spesso                       non sono pronti, non tanto da un punto di vista tecnico quanto, soprattutto, dal punto di                                                   vista mentale per affrontare competizioni di un certo livello.”

  • Uno dei colpi di quest’estate è stato il giovane trequartista 1998 Alessandro Bollini, svincolato dopo il fallimento del Monza. Settimana scorsa ha giocato uno spezzone di gara contro il Chievo. Come mai oggi non era tra i convocati?

“Bollini senza dubbio è un giocatore di prospettiva. Oltre all’Inter puntavano al ragazzo anche altre grandi squadre e per questo lo valorizzeremo al meglio. In questa giornata era con la Berretti ma sicuramente potrà trovare spazio in Primavera. Ci sono molti ’98 interessanti, basti pensare ai vari Opoku, Mel TauferAndrea Cagnano e ai ragazzi della Berretti in generale, dei quali mister Vecchi e i suoi collaboratori sono sempre al corrente delle prestazioni.”