Abbiamo avuto il piacere di intervistare, in esclusiva per Football Scouting, il giovane centrocampista del Messina, Giuseppe Capua, classe “92, cresciuto nel settore giovanile della Lazio con il sogno di indossare un giorno la maglia dell’Inter.

Iniziamo da presente. Il Messina è 14° in classifica e venite da una vittoria ottenuta contro la Reggina per 2 a 0. Quali sono gli obiettivi sia di squadra che personali per questa stagione?

Dal punto di vista collettivo è quello di risalire la classifica e riportare il Messina in altre posizioni dove merita. Per quanto riguarda dal punto di vista personale è un mesetto che sto fermo per infortunio e domenica al rientro dovrei ritornare con la squadra e spero di riprendermi subito e di giocare il più possibile. Poi vediamo un po’ il mercato invernale come si evolverà e cosa si farà anche perchè si faranno delle scelte sia societarie che personali e vediamo qual’è la strada giusta da percorrere.

Avete iniziato con l’allenatore Marra che però è stato esonerato e sostituito da Lucarelli. Come hai vissuto il cambio di allenatore?

Ma sicuramente con Sasa Marra oltre ad essere un mister con cui ho avuto modo di lavorare è anche un grande amico. Poi quando c’è stato il cambio mi è dispiaciuto molto però purtroppo nel calcio funziona così quando i risultati non vanno l’allenatore è il primo a pagare le conseguenze. Per quanto riguarda mister Lucarelli appena è arrivato ho avuto modo di giocare subito la prima partita e mi sono trovato molto bene. I suoi schemi tattici rispecchiano il mio modo di giocare e quindi mi sono trovato subito bene.


Nel tuo passato troviamo la Pro Patria, l’Aversa Normanna, la Salernitana, l’Avellino e la Pergocrema. Qual’è stata la squadra dove sei riuscito ad esprimere al migliore tue potenzialità?

Sicuramente dal punto di vista personale l’anno in cui ho giocato con l’Aversa è stato il migliore sia per presenze che per gol. Però dal punto di vista delle soddisfazioni sicuramente Salerno è stata la migliore perchè in due anni abbiamo vinto un campionato, una coppa e una supercoppa. Non era facile, poi giustamente nella vita si fanno altre scelte e una di queste è stata quella di andare via da Salerno.

Proprio a Salerno hai ritrovato il Presidente Claudio Lotito che ha sempre creduto in te. Quanto è stato importante avere la fiducia del Presidente?

Ma sicuramente io come altri miei compagni che abbiamo fatto tutta la trafila del settore giovanile della Lazio avere un presidente come Lotito e ritrovarlo in una squadra di Lega Pro è stato importantissimo perchè purtroppo nel calcio di oggi, di persone serie ce ne sono poche. Sicuramente è stato molto bello giocare a Salerno e aver fatto le giovanili in una grande squadra come la Lazio perchè ti forma sia come giocatore sia come uomo.

A proposito di Lazio, dei 10 anni passati con i biancocelesti, cosa ti è rimasto di più? Qual’è stato l’allenatore al quale sei rimasto più legato?


Ogni anno che magari cambiavo categoria c’è stato sempre un allenatore che ti ha lasciato qualcosa. Mi ricordo di Stefano Avincola, Roberto Sesena e Alberto Bollini. Sono stati tutti fondamentali nella mia crescita personale.

Con quale centrocampista della storia della Lazio ti sarebbe piaciuto formare il reparto di centrocampo?

Alla Lazio sono passati parecchi giocatori forti, e ce ne sono ancora adesso. È difficile dire con chi mi sarebbe piaciuto giocare, sarebbe più facile dire che sarebbe stato bello rimanere lì magari come stanno facendo altri ragazzi in questo periodo in Primavera che sono in orbita della Prima Squadra.

Hai esordito anche con la maglia della Nazionale. Ci puoi raccontare che esperienza è stata?

È stata un’esperienza bellissima. Mi ricordo la prima convocazione in Under 15 e 16, poi con l’under 18 ho giocato una partita in Spagna e con l’under 19 siamo andati in Turchia, a Istanbul. Vestire la maglia della Nazionale è il sogno più bello che un calciatore può avere quando si gioca a calcio e sicuramente è stata una bellissima soddisfazione.

Con quale squadra di Serie A le piacerebbe giocare?

Io sono tifoso dell’Inter quindi il mio sogno sarebbe quello di giocare a Milano sponda nerazzurra. È difficile se non impossibile però mi piacerebbe giocare nell’Inter.

Cosa si aspetta dalla prossima stagione e dal prossimo mercato?

Dal futuro mi aspetto di riprendermi il più presto possibile perchè vengo da un infortunio dove sono stato fermo un mese anche se venivo da un periodo buono personale dove segnai con il Fondi e poi due giorni dopo in allenamento mi feci male quindi spero di rimettermi al più presto possibile e di giocare per togliermi delle soddisfazioni personali e di squadra.