Cresciuto nella Reggina, club che gli è rimasto nel cuore e che ha accompagnato anche nei momenti più difficili come quello del fallimento. Una parentesi a Pescara, poi nuovamente in quel di Reggio Calabria. Attualmente senza squadra, Domenico Mazzone si prepara a ripartire nel mercato invernale, nonostante le opportunità non gli siano mancate nell’annata cominciata oramai da qualche mese, come lui stesso rivela in esclusiva ai nostri microfoni.

Come procede questa fase della tua carriera e della tua vita, sicuramente non tra le più facili?

“Sicuramente è un momento difficile che in un certo senso ti segna. Sono però del parere che questo vada affrontato con lo stimolo giusto, perché buttarsi giù non farebbe che peggiorare le cose. Bisogna allenarsi, lavorare ed aspettare la chiamata giusta”.

La scorsa stagione le cose non sono andate per il verso giusto, dato che non hai avuto molte possibilità di poter esprimere le tue qualità. Nell’annata in corso la Reggina si sta invece mettendo in mostra con un gruppo di giovani interessanti come Marino, Tulissi, Silenzi, Di Livio e diversi altri. Provi rammarico a non essere parte dell’organico di Maurizi?

“Mi dispiace non farne parte, anche perché con le mie qualità so che potevo dare una mano, ma soprattutto in quanto tengo alla Reggina, alla piazza, perché è lì che sono cresciuto. Sono arrivato che avevo appena 13 anni, sono rimasto fino al fallimento, poi purtroppo sono dovuto andare via. La società ha deciso di fare scelte diverse che vanno accettate, ma ti ripeto che credevo di poter essere utile”.

Nella stagione 2014/2015 eri tra i prospetti più interessanti dell’intera terza serie, con diverse presenze in prima squadra. Arriva poi la chiamata del Pescara, con il quale però sei in pianta stabile in Primavera. Credi che questo possa aver in un certo senso frenato la tua ascesa, dato che non sei riuscito ad avere continuità tra i professionisti?

“Quell’estate il Pescara fu la società che mi cercò con maggiore insistenza, e decisi di cogliere l’opportunità. Arrivò anche la chiamata della Reggina, ma avevo già firmato con il Delfino. Fu una mia decisione quella di continuare il mio percorso giocando in Primavera, anche perché non arrivarono richieste da società professionistiche. Non mi sentivo ancora definitivamente pronto al calcio dei grandi, nonostante avessi messo a referto qualche presenza in Serie C. Speravo di esordire in prima squadra con il Pescara, ma ciò non è accaduto”.

Il tempo è dalla tua parte, ma oggi cosa cerca Domenico Mazzone?

“Avrei potuto firmare in questi mesi, ma sono una persona ambiziosa ed ho preferito aspettare il mercato invernale. Andrò sicuramente in una squadra che ha fiducia in me, elemento essenziale per un giovane. Ho bisogno che la compagine che raggiungerò creda nelle mie qualità, anche perché la stagione scorsa ero in prestito alla Reggina e da Pescara non arrivò nemmeno una chiamata per sapere come stessi. La società abruzzese non mi ha aiutato, e sono contento di non essere più un loro giocatore perché non ho assolutamente condiviso il loro comportamento”.

Hai parlato della possibilità di poter firmare a stagione in corso. Puoi dirci qualcosa in più?

“Ad inizio stagione c’è stata la possibilità di andare in un club di Girone C di Serie C, poi per una serie di fattori non abbiamo trovato l’accordo. Ho preferito aspettare e non andare in Serie D ad agosto, sono rimasto senza squadra e sempre dalla D sono arrivate diverse chiamate da parte di società calabresi e non, però come ti ho già detto preferisco aspettare la sessione di mercato invernale”.