Benedetta Falci, avvocatore-procuratore sportivo ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni dei temi caldi del momento, dalla possibile ripresa delle attività al calciomercato, con un focus sulla Serie C.
1)Ripresa si, ripresa no. E’ ancora scontro sulla decisione da prendere sul Campionato di Serie A. Come credi che andrà a finire?
Ripresa si, ripresa no. Eppure eravamo abituati all’essere o non essere di Shakespeare. Per chi ama il calcio come me, come voi e i vostri lettori, oggi fa male leggere commenti tipo: “Il calcio non può essere oggi il problema del nostro Paese e del governo, ci sono persone che non hanno più lavoro e non possiamo preoccuparci dei calciatori“. Affermazioni anzi esclamazioni di chi non conosce il mondo dello sport. Il calcio non è il calciatore, questo è l’attore ma vi è un lavoro dietro le quinte pauroso. Il problema ripresa si, ripresa no non riguarda il calcio non come il divertimento della domenica, o il mercoledì con gli amici quando c’e la Champions, ma tocca il calcio come impresa, come datore di lavori di tanti lavoratori comuni, giardinieri, elettricisti, magazzinieri, addetti alle vendite, baristi, steward, impiegati, tecnici, cameraman, giornalisti e sicuramente tanti altri, per tutti coloro che lavorano all’interno di ogni società. Una piccolissima premessa ma soprattutto un grazie a tutti coloro che la domenica ci regalano un sogno. Io dico ripresa si con le dovute precauzioni, ma non per interessi economici o per nostalgia e solitudine (senza calcio non è cosi bella la domenica), ma penso che il campionato riprenderà, come sono certa che riprenderà il campionato inglese e tedesco. Naturalmente la ripresa non deve essere solo in serie A. La Legge è uguale per tutti, in questo caso il problema Covid 19 è uguale per tutti.
2) In caso di mancata ripresa, sarebbe giusto assegnare lo Scudetto e decretare le retrocessioni o sarebbe opportuno procedere come si è fatto in Olanda?
In caso di mancata ripresa, spero e mi auguro che non si proceda come la Olanda e Francia. Mai come quest’anno abbiamo una classifica cortissima per la Serie A, come fai ad assegnare lo Scudetto alla Juventus ad un solo punto dalla Lazio, ma come fai a non assegnarlo e non farlo giocare fin l’ultimo secondo (spero non contino gol subiti e fatti). Le retrocessioni si, se si segue la classifica.
3) Capitolo Serie B: i club, pur di finire la stagione, sarebbero disposti a scendere in campo anche ad agosto. E’ una soluzione applicabile?
Per quanto riguarda la Serie B, ove milita la mia amata Salernitana, penso che in campo scenderebbero ad agosto se è l’unica soluzione per promozioni e retrocessioni. Sospendere oggi la serie B, annullando il campionato è impensabile, ma ancor di più far vincere il campionato solo al Benevento. Come lo si giustifica al Crotone e al Frosinone? Legalmente ad oggi la proroga dei contratti potrebbe esserci con la sospensione degli stipendi di maggio e giugno ( se riprendi a luglio), ma qui ci sarebbe da dire molto. Mi auguro da avvocato che la FIGC trovi una soluzione per i calciatori intesi come lavoratore dipendete cosi come inquadrato dal nostro ordinamento, ricordandoci che non tutti si chiamano Cristiano Ronaldo.
4) In Serie C si brancola nel buio. Con minori disponibilità economiche e introiti da sponsor, biglietti e diritti tv il modello a 60 squadre è insostenibile. Cosa prevedi per il futuro della terza serie? Investire di più sui giovani potrebbe essere una soluzione?
Io non sono d’accordo alla fine del campionato, se non si gioca li addio tutela, addio calcio inteso come sport. La Lega Pro oggi è nel buio più totale e con grandissimo dispiacere oggi la sospensione del campionato viene chiesto non dalla lega ma dagli stessi presidenti, alcuni. Se provo a chiedermi il perché l’unica risposta che posso darmi è che c’è chi sta strumentalizzando l’epidemia per nascondere le difficoltà economiche per l’iscrizione al prossimo campionato. Tutti sappiamo che la sospensione dl calcio è un rischio per le prossime iscrizioni e bisognerebbe forse bloccare le fideiussioni e trattenerle per il prossimo campionato. Investire sui giovani oggi? Penso che gli agenti dei ragazzi oggi siano in difficoltà e ci sarà da lavorare molto con le società nella sessione di mercato (estiva – autunno-inverno) perché già investire sui giovani non è facile ma ora ancora più difficile non avendo gli under avuto l’intero campionato per mettersi in mostra.
5) Cosa fare per la quarta promozione in Serie B e per le retrocessioni? Il sorteggio, come proposto nei giorni scorsi, sarebbe la soluzione migliore?
Proprio ieri leggevo la lettera dei calciatori del Potenza Calcio che sono disposti ad allenarsi e vorrebbero continuare anche loro il Campionato trovando un accordo economico con la società, accordo che ad oggi hanno già trovato molte società di Lega Pro. Analizzando il girone il girone C penso che non si può non far giocare i play-off, ne vedere sfumare il sogno della Reggina di andare in Serie B. Per quanto riguarda il sorteggio penso che se avessero voluto giocare e vincere tentando la fortuna, i presidenti delle società avrebbero giocato il super enalotto e non investito soldi e lavoro, quindi follia per me fare i sorteggi.
6) In questo momento particolare, come si è trasformato il ruolo dell’agente?
In questo momento il ruolo dell’agente è molto impegnativo, da legale posso dirti che oggi i calciatori devono esser gestiti e tutelati quindi vi è bisogno di una notevole conoscenza della normativa, e per fortuna si è ritornato all’esame da sostenere al coni, esame dove per poterlo superare bisogna avere una conoscenza di diritto sportivo, civile e amministrativo.
7) Che sessione estiva di calciomercato ti aspetti?
Mi aspetto un mercato in saldi.
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