Attilio Carpentieri, 20 anni, ala di ruolo, è attualmente svincolato. Il ragazzo non ha ancora trovato squadra dopo l’esperienza a Reggio Calabria. Ai microfoni di FootballScouting ha parlato dell’esperienza in amaranto e dei suoi progetti futuri.

 

Partiamo subito: un resoconto della sua ultima esperienza con la Reggina e magari può dirci anche qual è il ricordo più bello che ha della passata stagione?

Mi sono trovato molto bene a Reggio Calabria. Credo di essere cresciuto tanto a livello professionale in quell’ambiente. Sia coi compagni che con staff e dirigenza c’è stato sempre un ottimo rapporto. Il ricordo più bello? Penso il derby vinto col Messina all’andata per 2-0, una delle partite più importanti della stagione.

Da luglio scorso è ufficialmente svincolato. Puoi dirci se è già arrivata qualche nuova proposta?

Purtroppo sì, attualmente sono rimasto senza squadra. Diciamo che mi trovo in un periodo di attesa della mia carriera, dove sto aspettando la chiamata più giusta per me.

Sei un’ala di ruolo abbastanza duttile, ma immagino che hai una posizione in campo dove ti esprimi meglio…

Io cerco di mettermi sempre a disposizione dell’allenatore, è lui a scegliere per me ed io mi adeguo alle sue idee. Però, come dice lei, effettivamente se potessi, giocherei sempre a piede invertito. Mi piace di più rientrare sul sinistro, che è il mio piede forte.

Si ispira a qualche giocatore attualmente? E soprattutto, immagino abbia un idolo…

Ispirarmi a qualcuno no, cerco di essere semplicemente me stesso. L’idolo invece è senza dubbio Lionel Messi, e qui non credo ci sia bisogno di spiegazioni.

Avrai avuto modo di seguire il campionato di Serie A. C’è secondo te una squadra favorita attualmente?

Penso la favorita rimanga la Juventus, perché vince da tanti anni, nonostante quest’anno sembra esserci un maggiore equilibrio. Io però, tifo per un’altra squadra… (ride, ndr.).

Un’ultima domanda invece sulla Nazionale. Cosa ne pensi del fallimento contro la Svezia? C’è un problema di fondo, legato a questioni di norme che fanno del nostro calcio un qualcosa di arretrato, o più semplicemente latita il livello tecnico rispetto alle formazioni che potevamo mettere in campo qualche anno fa?

Purtroppo le questione burocratiche non mi competono. Del resto sono convinto del fatto che abbiamo persone preparate in federazione, che possono e devono decidere cosa è meglio per la nostra Nazionale, io non sono nella posizione giusta per farlo. Se proprio dovrei dare un consiglio però, credo si possano fare potenzialmente risultati importanti puntando soprattutto sui più giovani.

Ringraziamo Attilio Carpentieri per la sua disponibilità e gli auguriamo un “in bocca al lupo” per il suo futuro.

Grazie a voi di Football Scouting, è stato un piacere.