Ai microfoni di Football Scouting in esclusiva è intervenuto il giovane, ma già noto osservatore Christian Androvich per spiegare il progetto Sharing Scouting e dare consigli su questo importante ruolo all’interno di una società.
Partiamo dall’inizio, come è entrato nel mondo del calcio nel ruolo di osservatore ?
Sono entrato nel mondo del calcio partendo la lontano, ho fatto tantissima gavetta sui campi di calcio della mia zona, ho osservato e studiato migliaia di ragazzi. Successivamente ho frequentato un corso per osservatore calcistico che mi ha aperto nuove prospettive, quindi ho iniziato a farmi conoscere dagli addetti ai lavori ed instaurare rapporti che nel calcio sono fondamentali.
Agli osservatori facciamo sempre la stessa domanda. Favorevole o contrario allo scouting 2.0 ?
Credo che gli osservatori debbano essere sempre al passo con i tempi sia per quanto riguarda l’evoluzione del calcio stesso, che per quanto riguarda gli “strumenti” del lavoro, per questo motivo non posso che essere favorevole a tutto semplificare a tutto ciò che possa semplificare ed ottimizzare il lavoro dello scout. Naturalmente ognuno ha il proprio modus operandi, c’è chi è più tecnologico e chi è più alla vecchia maniera, io ho il mio personale metodo , ma alla fine, tecnologia o meno, il fine ultimo deve essere il medesimo per tutti gli osservatori: individuare talenti funzionali al progetto che si sta portando avanti.
Da alcuni mesi lei ha lanciato la piattoforma sharing scouting. Ci può descrivere questo progetto ?
La piattaforma Sharing Scouting (www.sharingscouting.com) è un progetto ideato assieme agli amici nonché colleghi Gianfranco Faillo e Rino D’Agnelli e nasce dall’esigenza di rendere quanto più professionale la figura dell’osservatore calcistico. Abbiamo selezionato uno staff di osservatori che ricoprono idealmente l’intero territorio italiano e seguiamo migliaia di calciatori. Tutti coloro che riteniamo possano ambire al professionismo li relazioniamo e li raggruppiamo nello “Scouting Box” che è il nostro vero e proprio Database dei talenti del calcio italiano. Scouting Box è uno dei due servizi che offriamo, il secondo è “Scouting on Demand” in cui inviamo a richiesta del committente (società, genitore, procuratore ecc…) sul campo a visionare dal vivo il ragazzo che ci hanno segnalato, successivamente rilasciamo una relazioni obbiettiva sulle reali possibilità del calciatore.
Lei quando osserva, cosa cerca in un giovane calciatore ?
Parto da un presupposto fondamentale: il saper scovare il talento è esso stesso un talento. Come osservatore devi avere sensazioni positive quando visioni un giocatore, spesso mi baso a quanto il giocatore riesca ad entusiasmarmi mentre lo vedo giocare. Naturalmente queste sensazioni devono essere trasformati in una relazioni e quindi in dati oggettivi e tecnicismi che vanno redatti in modo tale da trasmettere l’idea di chi hai visionato a colui che legge la relazione, ognuno ha il proprio metodo, noi di Sharing Scouting abbiamo un modello di relazione che è quella scaricabile gratuitamente nello “Scouting box” ed è il metodo che insegnamo ai membri del nostro staff. Detto ciò ritengo che tecnica ed intelligenza di gioco siano due presupposti fondamentali che ogni buon calciatore deve avere
Ci sono ragazzi che gli hanno dato una buona impressione negli ultimi mesi ?
Ci sono tantissimi ragazzi che mi hanno dato una buona impressione, il problema di oggi è quello di sapersi confermare, per questo i ragazzi vanno seguiti nel tempo. Gli osservatori del portale Sharing Scouting stanno facendo un ottimo lavoro, quindi se volete dei nomi vi rimando al nostro sito.
Un consiglio per i giovani osservatori ?
Sarebbero tantissimi i consigli da dare ai giovani osservatori, il nostro portale è alla costante ricerca di osservatori che vogliano condividere un progetto comune (da qui il nome Sharing Scouting) di crescita, chi è interessato può tranquillamente contattarci tramite i contatti presenti sul sito. Se mi devo limitare ad un semplice consiglio per i giovani osservatori dico di avere sempre il fuoco dentro, non sentirsi mai arrivati ed avere molta pazienza.
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