Trequartista Classe ’94, Giovanbattista Catalano, nonostante la giovanissima età, ha già conosciuto il sapore di de campi della serie A. Ragazzo umile e con degli obiettivi precisi, dopo la positiva stagione con la Vigor Lamezia, è pronto a ripartire e ritornare nel calcio che conta. La redazione di FootballScouting lo ha intervistato in esclusiva.
Al momento sei svincolato in attesa dell’offerta giusta. Cosa puoi dirci a riguardo?
Sono a conoscenza dell’interesse di varie squadre ma delle trattative se ne sta occupando il mio procuratore. Stiamo valutando le varie opportunità, tenendo conto del progetto tecnico più adatta a me.
Nelle scorse settimane si è parlato di un interesse del Catanzaro, squadra della tua città. Cosa c’è di vero?
Ho letto anche io di questo interesse, ma al momento non ho ricevuto nessuno offerta dalla società del presidente Cosentino. Essendo nato a Catanzaro, sicuramente sarebbe una grande gioia poter indossare la maglia giallorossa, ma al momento si tratta solo di voci.
L’ultima stagione sei stato protagonista della salvezza della Vigor Lamezia. Nonostante l’ottimo campionato disputato, il rapporto con la società lametina si è interrotto. Come mai?
Al momento la Vigor non sta vivendo un bel periodo, a causa delle vicende legate al calcioscommesse. Una volta scaduto il mio contratto, non sono stato ricontattato dalla società e mi sono ritrovato svincolato. So che per la mia ex società è un momento complicato e che il loro mercato è fermo. Mi spiace che ci sia questa situazione.
In passato hai fatto parte di una Primavera importante come quella del Cagliari. Come valuti quell’esperienza? Ti aspettavi di essere confermato?
E’ stata un’ esperienza importantissima che mi ha fatto crescere sia come uomo sia come calciatore. Sono andato a Cagliari nel Gennaio del 2012, in prestito per sei mesi. A fine stagione le due squadre, non hanno trovato l’accordo economico per il riscatto del mio cartellino e sono tornato alla Vigor.
Dopo Cagliari, arriva la chiamata del Pescara, dove coroni il sogno di ogni giovane calciatore, esordire in serie A…
L’anno dopo Cagliari, a Gennaio, sono approdato in prestito al Pescara. Inizialmente ho giocato con la squadra Primavera, mentre negli ultimi 2 mesi della stagione calcistica sono stato aggregato alla prima squadra, collezionando 2 presenze e panchine. Sono esperienze che ti rimangono impresse nella mente per tutta la vita, perchè esordire in serie A è il sogno di ogni calciatore. Adesso però, devo pensare al futuro e trovare la squadra giusta per ripartire.
Avendo disputato la prima stagione della nuova Lega Pro, pensi che sia stato utile creare un campionato a 60 squadre?
Da un lato giocare in Lega Pro vuol dire essere alle porte della serie B, per le squadre che sono costruite per vincere il campionato è un aspetto positivo. Per i calciatori il discorso è diverso. Togliere la vecchia serie C2 ha creato molti problemi, soprattutto a quei calciatori che hanno maggiore esperienza. A causa della famosa “legge sugli under”, molta gente si è ritrovata senza squadra.
Preferiresti rimanere in Lega Pro o vorresti fare il salto di qualità in serie B?
Io sceglierei la categoria superiore, dove potrei mettermi in mostra e dimostrare il mio valore. Capisco però che, nelle categorie superiore si cercano nomi d’esperienza e che un ragazzo come me per arrivarci dovrebbe fare tanta gavetta. Ricevere una chiamata da una squadra di B per me sarebbe motivo d’orgoglio ma l’importante è trovare il progetto giusto per ripartire.
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