Classe 2000, al suo primo anno in D, prima convocazione con la Nazionale Under 17, imminente provino con la Juventus. Stiamo parlando del giovane talento Alex Cossalter, attaccante dell’Union Feltre, tifosissimo della Juventus, che finita la scuola corre al campo di allenamento per inseguire i suoi sogni.

Cominciamo dal presente. Prima convocazione con la maglia della Nazionale Under 17 per il torneo dei gironi. Che esperienza è stata?

È stato emozionante arrivare lì, quando sono partito ero molto agitato, già la mattina perchè non è una cosa che capita tutti i giorni. Ero molto contento di arrivare là ma c’era anche un po’ di tensione. Poi invece quando sei in campo alla fine ti dimentichi di tutto e pensi solo a giocare. È stata una bella esperienza perchè aiuta a crescere e migliorarsi.

L’allenatore della Nazionale Under 17, Emiliano Bigica, cosa ti ha detto? Ti ha tranquillizzato?

Si, dato che eravamo in tanti, ha fatto un discorso in generale. Ci ha detto che dovevamo stare tranquilli, dovevamo fare quello che sapevamo fare meglio, senza pensare a dove eravamo e per quale scopo.

Il 29 e il 30 novembre sarai invece a Vinovo per il provino con la Juventus. Sei emozionato? Cosa ti aspetti da questa esperienza?

Si sono emozionato anche perchè la Juventus è la mia squadra del cuore. Mi aspetto di andar giù e fare del mio meglio. Sicuramente di impegnarmi al massimo, di fare ciò che so fare e poi si vedrà.

Quanto devi a mister Giuseppe Bianchini che ha sempre creduto in te? Com’è il tuo rapporto con lui?

A lui devo tantissimo perchè è grazie a lui se ho fatto quello che ho fatto, come la convocazione nella rappresentativa e anche in quella nazionale e grazie a lui che mi ha dato l’opportunità di giocare, di esprimermi. Anche perchè non è facile far debuttare un ragazzo del 2000 contro la Triestina e non è facile assumersi questa responsabilità.

L’Union Feltre è sesto in classifica. Dove potrà arrivare secondo te?

Secondo me possiamo fare molto meglio di quello che stiamo facendo ma non a livello di gioco perchè quello c’è sempre stato. Giochiamo sempre bene ma ci mancano dei punti. Abbiamo raccolto meno di quello che abbiamo costruito. Dobbiamo puntare ad essere più concreti per arrivare sempre più in alto in classifica.

Il tuo primo anno in Serie D. Com’è stato l’impatto con questa nuova realtà?

È stato bello però avevo un po’ di tensione quando giocavo soprattutto le prime partite e a volte questo ti limita un po’. Invece ora mi trovo a mio agio, mi sento molto più tranquillo e quindi riesco anche a fare delle cose che magari all’inizio non riuscivo a fare.

I tuoi idoli sono Giovinco e Dybala. Ma il difensore che ti piacerebbe incontrare da avversario?

Da avversario non saprei, perchè il mio difensore preferito è Bonucci per la sua determinazione, la sua cattiveria. Mi piacerebbe incontrarlo ma preferibilmente non da avversario…

La squadra europea che ti affascina di più?

Non ne ho una in particolare. Guardo le partite di tutte le squadre. Mi piacciono tutte, dal Barcellona al Real, passando per il Bayern ma non ne ho una in particolare.

Stai al terzo anno di liceo, come riesci a gestire lo studio con gli allenamenti?

Abito a dieci minuti dal campo dove mi alleno, finisco scuola all’una e alle due parto per andare al campo, dove mi alleno fino alle 5 e mezza. Poi torno a casa e mi metto a studiare. Se mi avanza del tempo esco con la mia ragazza e i miei amici.

Le tue aspettative per i prossimi anni?

Le mie aspettative sono quelle di fare sempre meglio.

Un classe 2000 con la mentalità da veterano, in bocca al lupo da tutta la redazione di Football Scouting.

Crepi, grazie.