La redazione di FootballScouting ha contattato in esclusiva il giovane portiere classe ’96 Christian Campaniço, autore di una grande annata in Eccellenza campana con la formazione del Montesarchio. Campaniço possiede sia la cittadinanza portoghese – prodotto delle giovanili dello Sporting Lisbona e Braga – sia quella canadese ha perfezionato le sue abilità anche nella scuola calcio Just4Keepers in Ontario. Il giocatore è stato portato in Italia dall’agente FIFA Gianfranco Cicchetti e dal ds Silvio Maglione.

Che voto dai alla tua stagione e di squadra? Vi aspettavate questo risultato?

Sinceramente no ed è per questo che mi do un 8. Voto che però condivido con tutto il resto della squadra. Abbiamo fatto una grande stagione ed il terzo posto finale è il giusto coronamento di un’annata al di sopra delle attese. Abbiamo raggiunto un’unità di squadra che penso altrove non sarebbe avvenuta. Ringrazio per questo la società e i miei compagni e condivido con loro i meriti perché siamo stati tutti molto bravi.

Come ti trovi a Montesarchio? 

Benissimo. Non potevo chiedere altro. Sono molto giovane e magari al primo anno pensi di fare fatica ad ambientarti. In realtà Montesarchio è una piazza piccola ma abbastanza”calda”. I tifosi mi sono molto vicini e l’ambiente è fantastico se si considera che si sta in Eccellenza. È tutto molto bello. Ripeto, a 20 anni si rischia di andare allo sbando ma anche grazie al mio agente l’adattamento è stato tranquillissimo.

A proposito di agente, avete già avuto qualche offerta dalle categorie più alte? Cosa ti manca per essere là?

Sicuramente un po’ di fiducia in me ma anche l’esperienza. Offerte? Ne abbiamo avute ma di queste cose si occupa il mio agente. Lui sa cosa è meglio per me e difatti ha favorito il passaggio in Italia. Mi trovo molto bene a Montesarchio però non nascondo che mi piacerebbe salire di categoria in Serie D dove c’è gente esperta ma si dà spazio anche a molti giovani. Vediamo, in estate discuterò con il mio procuratore e si troverà la miglior destinazione possibile.

Cosa ti ha spinto a dire addio al Portogallo e al Canada?

Allo Sporting Lisbona avevo 12/13 anni. Ci sono rimasto un paio di stagioni prima del passaggio al Braga. Sono due tra le squadre più forti di Portogallo e magari un giorno mi piacerebbe ritornarci. A 17 anni ho intrapreso una nuova esperienza in Canada con la scuola calcio gestita da Riccardo Greco, tecnico italiano e per questo molto simile anche dal punto di vista organizzativo a ciò che avviene in Italia. Qui secondo me il livello è molto più alto e poi avevo bisogno di giocare. A Lisbona e Braga rischiavo di essere troppo chiuso, per questo ho deciso di continuare il mio lavoro prima in Canada e poi in Italia. In Canada però il livello non è altissimo: le scuole calcio sono molto organizzate e attrezzate però in quel paese il calcio non è uno sport seguito. Si dà la priorità ad Hockey, basket, NHL e altro.

Mezzo portoghese e mezzo canadese: per quale nazionale preferiresti giocare?

Sinceramente non ho ancora deciso. Io lavoro giorno per giorno e spero che una delle due nazionali possa chiamarmi per una convocazione. Sarebbe un sogno che si realizza per me. Tra i due se dovessi decidere sceglierei il Portogallo anche se il livello più basso in Canada potrebbe aiutarmi a trovare più spazio in futuro. Sono discorsi a lungo termine, mi piace pensare day by day e poi in futuro si vedrà.

Qual è il tuo modello?

Senza dubbio Buffon. La leggenda, il portiere più forte di tutti i tempi e che, anche quando invecchia, non peggiora. Anzi. Tra i giovani emergenti vorrei citare Anthony Lopes del Lione. A mio avviso è fortissimo ma se ne parla troppo poco. 

Ultima domanda: quale giocatore (magari ex professionisti) ti ha più messo in difficoltà in questa stagione?

Senza dubbio ti dico Scarpa del Sorrento: mi ha fatto un gran gol nell’ultimo scontro diretto. È un giocatore molto esperto che ha giocato anche in Serie B. Ho sofferto è vero ma mi servirà da bagaglio per l’esperienza. Ho incontrato anche ex giocatori di Serie A oppure l’Avellino in amichevole. Il livello sembra altissimo ma io sto lavorando per bruciare le tappe e arrivare a raggiungerlo prima o poi.