Stasera a Vienna scenderà in campo l’Inter di Spalletti, del nuovo capitano Handanovic e orfana di Icardi. Ma a fare scalpore non sarà la scelta dell’ex capitano nerazzurro di rimanere a casa o le voci che lo vorrebbero sempre più vicino alla Juve. Quello che questa sera sarà sotto i riflettori sarà la convocazione di tre giovanissimi della primavera interista, gioiellini da mettere in mostra nella fredda serata austriaca. Ryan Nolan, Thomas Schirò e Maj Roric, il primo classe ’99, gli altri due 2000. Vediamo, uno ad uno, i giovani convocati da Spalletti.

Ryan Nolan

Irlandese ma spagnolo d’adozione (anche se vuole giocare solo con l’Irlanda). Ad otto anni si è trasferito in Spagna ed ha iniziato a giocare seriamente, come lui racconta nel corso di un’intervista rilasciata a Inter TV: “Giocavo in un torneo tra province in Spagna, abbiamo giocato a Barcellona e ho fatto molto bene ed è stato lì dove gli osservatori dell’Inter mi hanno visto. Poi ho fatto altre due partite con una squadra della provincia di Murcia, ho giocato bene e l’Inter ha deciso di ingaggiarmi”.

Alto 1.88, difensore centrale, nasce il 17 febbraio del 1999 a Limerick in Irlanda. Cercato e voluto dallo scopritore di talenti Pierluigi Casiraghi, storico osservatore nerazzurro scomparso lo scorso anno. “Casi” lo ha voluto portare a Milano nel 2016, e quando Ryan ha sentito la sua chiamata ha detto subito di sì, senza neanche avvertire i suoi genitori. L’Inter era la squadra che voleva, e non ha esitato neanche un secondo.

Oggi, dopo quasi tre anni da quell’arrivo in Italia, arriva una grande soddisfazione personale, dopo aver già vinto un Viareggio, due campionati e una Supercoppa.

Thomas Schirò

Uno scudetto in meno di Nolan, ma semplicemente perchè è arrivato in nerazzurro l’anno dopo, nel 2017, dal Novara. Classe 2000, mediano ma all’occorrenza trequartista, ama impostare il gioco. I suoi idoli sono Busquets e Pogba, ma segue da vicino i segreti di Borja Valero, un maestro per chi vuole imparare al meglio il ruolo di Schirò.

Papà italiano, mamma francese di origine caraibiche. I genitori si sono incontrati a Novara, la città in cui Thomas nacque diciannove anni fa. Lo sport è un affare di famiglia, la sorella gioca a pallavolo nella Serie A francese (è più grande di tre anni): “Grazie ai miei genitori parlo due lingue e ho la doppia cittadinanza, ma ho scelto di giocare per la Nazionale Italiana, anche perché sono nato il 25 aprile”, scherza raccontandosi a Inter TV.

Maj Roric

Tra l’irlandese e l’italiano, ecco che spunta lo sloveno. Centrocampista classe 2000 molto apprezzato da Spalletti, visto che già in estate lo fece esordire in amichevole contro lo Zenit, a Pisa.

Anche in questo caso, fu Casiraghi a portarlo a Milano nel 2017, lo stesso anno di Schirò. Il suo esempio è Paul Scholes: mancino, calcia bene da fuori area, ma si inserisce anche in area quando può. Spalletti lo ha già studiato e coccolato durante il ritiro estivo, e adesso se lo porta in Austria. Handanovic, neo-capitano nerazzurro, è sloveno come lui. Un punto di riferimento per Roric, e da oggi anche capitano dell’Inter.