di Antonio Intini
MOUSSA SOUARE
Guineano classe 1998, il giocatore in Italia ha iniziato a farsi apprezzare nelle fila dell’under 19 del Santarcangelo. Si è trasferito in prestito dapprima al Sassuolo nella stagione 2014/15 e poi al Bologna, sempre in prestito, nella stagione successiva.
Ma il vero salto lo fa nella stagione 2016/17 quando approda, pare in prestito oneroso con obbligo di riscatto, all’Inter di Stefano Vecchi dove fino ad ora ha collezionato 13 presenze condite da ben 9 gol.
CARATTERISTICHE FISICHE E TECNICHE
Ci si limitasse a leggere le sue caratteristiche qui e lì su qualche fredda scheda emergerebbe il quadro di una punta centrale di 173 cm. Ma Moussa Souare “rischia” di essere molto di più. Non è, molto probabilmente, il giocatore in grado di far salire la squadra tenendo il pallone e proteggerlo facendo a sportellate con i difensori avversari ma mostra una propensione innata nell’attacco della porta.
L’impressione è che Stefano Vecchi gli abbia trovato una collocazione in campo che gli calzi esattamente come a Cenerentola calzava la scarpetta di vetro, ovvero al fianco del sempre più bomber Pinamonti in un 4-4-2.
IL NUOVO MARTINS?
Souare ha infatti una velocità strepitosa che riporta alla mente quell’Obafemi Martins che agli inizi degli anni 2000 aveva fatto passare notti insonni a parecchi difensori terrorizzati dal suo scatto bruciante. Se però Martins abbinava alla sua rapidità devastante una tecnica di base approssimativa ed una freddezza sotto porta trascurabile, Moussa Souare sta dimostrando, invece, di possedere tutte le carte in regola per affacciarsi quanto prima nel calcio dei “grandi” e lasciare un’impronta duratura.
Oltre alla sua grande velocità ha una propensione naturale che, forse, sarebbe più corretto definire “istinto” nell’attacco della porta, motivo per il quale sarebbe un vero peccato sacrificarlo su uno degli esterni in un 4-3-3. Nel 4-4-2 che invece Vecchi ha plasmato per la sua Inter Souare spesso approfitta degli spazi che Pinamonti, con il suo movimento ad andare incontro al pallone, gli lascia alle spalle della difesa avversaria, situazione in cui va a nozze se c’è da attaccare la profondità oltretutto galleggiando con estrema attenzione sul filo del fuorigioco.
DOVE MIGLIORARE
Dimostra inoltre di vedere la porta e di assicurare una presenza costante ed affidabile in area di rigore, sempre rapido e soprattutto concentrato nel buttarsi sulle ribattute o sulle palle vaganti in area e nell’intuire imbarazzi nelle difese avversarie per poi andarle sistematicamente a pressare, spesso oltretutto riuscendo a recuperare palloni in zone di campo pericolosissime. Ovviamente, a maggior ragione se si parla di un ragazzo di soli 18 anni, non si può non dire che i margini di miglioramento ci sono e siano tanti. Parliamo di un ragazzo di piede destro che dovrebbe, soprattutto per arricchire il proprio bagaglio tecnico e di imprevedibilità, utilizzare maggiormente il piede sinistro. Inutile dire che il tempo e Madre natura (che gli ha messo a disposizione doti fisiche non indifferenti) sono assolutamente dalla sua parte.
ASPETTATIVE FUTURE
L’Inter, con il proprio allenatore della Primavera in testa, sembra credere fortemente in lui e non sarebbe sorprendente vedere tra pochi anni una coppia d’attaccanti Pinamonti-Souare davanti ad 80.000 spettatori in un derby Inter-Milan come quello giocato recentemente a San Siro. O, chissà, in un derby di Champions come quello del 2003, con questa volta Souare a togliere il sonno al posto di Martins.
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