Non è un caso che Pirola abbia partecipato al ritiro estivo dell’Inter prima di questa stagione. Conte a dire la verità ne chiamò molti dalla Primavera all’U17, oltre ai vari indesiderati da piazzare sul mercato. Premio meritatissimo per il ragazzo di Carate Brianza reduce da una stagione di alto livello l’anno prima. Vediamo come si è comportato in questa.

Scopriamo Pirola

Alla stagione d’esordio in Primavera si è da subito imposto come perno centrale della retroguardia neroazzurra. Fino allo stop del campionato, aveva messo insieme 20 presenze tra campionato e Youth League, con un assist a referto nella vittoria interna 3-0 contro il Genoa. Quell’assist ci dice più di quanto sembri sul ragazzo. Prima di tutto gioca con il 6, ma non è il centrale della difesa a 3 di mister Madonna. E’ l’interno sinistro, ruolo che richiedi oltre alle qualità di marcatura anche un’ottima propensione per la gestione del pallone. Saperlo portare quando serve risalire il campo, impossibile senza una buona tecnica di base, saper scegliere la giocata, quando passare corto quando sventagliare lungo. Ecco in questo gol vediamo tutte queste qualità. Possesso Inter nella metà campo avversaria, Ntube lo serve e Pirola si fa trovare aperto quasi da terzino in una posizione intelligente perché c’è spazio quindi può pensare la giocata. Riceve e non avendo subito compagni in prossimità sceglie giustamente di portarla, e si prende circa 20m di spazio senza che nessun avversario lo vada a contrastare, arrivato in area cerca in mezzo Mulattieri che da splendido giocatore come è fa il velo per Satriano che colpisce e segna il 2-0. Ma l’assist oltre che l’80% del merito è proprio di Lorenzo Pirola.

Scenari futuri

Pirola è un 2002, il che significa che ha davanti a se almeno un altro anno in Primavera. Eppure girano dall’inizio della stagione diverse voci riguardo un suo possibile salto tra i pro. Che sia un club di una serie minore, o magari proprio la prima squadra dell’Inter, scenario comunque molto difficile. Però se iniziamo a fare la conta dei sicuri del posto per la prossima stagione nella retroguardia dei nerazzurri scopriamo invece che di certezze ce ne sono ben poche. Godin sembra molto più lontano da Appiano Gentile, Skriniar e De Vrij sono pezzi pregiati ma dovesse arrivare un’offerta allettante non è scontato che Marotta dica di no. Bastoni al momento sembra per confermato nel ruolo di centrale di sinistra o primo cambio e poi c’è Ranocchia. Infine va citato D’Ambrosio, che centrale non è ma ha dato prova di attenzione e abnegazione anche in quel ruolo, che però non potrebbe certo ricoprire con continuità. Ecco allora che in mercato con pochi soldi, le idee e le intuizioni anche folli possono fare la differenza. Ovviamente anche nel caso che Pirola fosse davvero promosso in prima squadra andrebbe sgrezzato come calciatore e avrebbe bisogno di tanto tempo per ambientarsi nello spogliatoio oltre che per assimilare i concetti di Conte. Intanto facciamogli finire il campionato, se così sarà, anche perché di fretta non c’è davvero bisogno.

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