Pietro Pellegri è un nome molto noto in Italia, soprattutto a Genova dove con il Grifo si è fatto notare come un talento molto interessante oltre che precocissimo. Dopo i presupposti molto positivi nel belpaese ha deciso di accettare l’offerta del Monaco che lo pagò 20 milioni più bonus nel Gennaio del 2018.

Pietro Pellegri: tutto e subito

Pietro Pellegri esordisce in serie A nel Dicembre del 2016 con la maglia del Genoa. Poi gioca 3′ minuti contro il Chievo 4 giornate dopo, infine trova il suo primo gol nella massima serie all’ultima di campionato contro la Roma in un giorno molto triste. Contemporaneamente tiene una media di 1 gol ogni 2 partite in Primavera, saranno 7 alla fine in 15 gare. L’anno dopo inizia al Genoa, con il quale segna 2 gol in 7 partite tra Serie A e Coppa Italia. Poi a Gennaio il richiamo del Principato. In 6 mesi con il club monegasco scende in campo 3 volte per un totale di 22′ minuti senza incidere. La stagione 18/19 sarebbe dovuta essere quella della sua esplosione in Francia eppure mette insieme appena 80′ minuti, che si traducono in 1 gol in 3 partite per il resto solo problemi. L’inguine, ecco cosa lo tormenta. Muscolo complicato. Quest’anno non è mai sceso in campo.

Pietro Pellegri: talento sbiadito o abbaglio?

E’ indubbio che Pellegri abbia subito un processo di idealizzazione mediatica anche alimentata dalle sue prestazioni del tutto fuori dal comune. Eppure sembra pagare oltremodo dal punto di vista fisico quelle qualità che lo avevano reso un profilo sulla bocca di tutti. Pellegri ha un fisico fuori scala,  alto 188 cm per circa 85 kg di peso. Non è pero difficile immaginare che abbia svolto dei lavori di potenziamento fisico non corretti per la sua struttura e che oggi gli causino dei problemi fisici così gravi da impedirgli di giocare con continuità. Oppure dei problemi congeniti, capita sempre più spesso che alcuni ragazzi promettenti anche in più tarda età riscontrino problematiche legate ad un difetto di cui non erano a conoscenza, i quali però gli precludono di giocare ad alti livelli nei casi migliori se non di smettere nei peggiori.

Pietro Pellegri: e adesso?

Pellegri è un classe 2001′, e pensare a lui come ad un giocatore senza futuro appare prematuro. E’ in dubbio che l’aura del predestinato creatasi ai tempi del Genoa ora è scomparsa. Starà a lui e allo staff tecnico del Monaco cercare di risolvere gli eventuali problemi in modo definitivo, e recuperare almeno in parte il giocatore. Se non altro per dare un senso all’investimento fatto per lui. In estate considerando la situazione attuale, potrebbe anche essere una soluzione un ritorno in Italia, magari nella serie cadetta. In un ambiente sano, nel quale possa lavorare con tranquillità senza pressioni e nel quale rilanciarsi.

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