Alban Lafont, meglio di lui solo Sepe ed Handanovic

I 7 milioni investiti in estate dalla Fiorentina per assicurarsi il cartellino di Alban Lafont cominciano ad assumere i tratti di un vero e proprio affare.
Coetaneo di Donnarumma (1999) è anch’egli un portiere moderno, uno sweeper-keeper, pur differenziandosi dal milanista per struttura fisica e personalità. 
Lafont è molto agile, bravo coi piedi e, soprattutto, possiede dei riflessi straordinari. Queste caratteristiche gli hanno permesso di essere già titolare a sedici anni nella Ligue 1 2015/16 con la maglia del Tolosa.

DATI TRATTI DAL PORTALE WIKISCOUT

L’arrivo a Firenze l’ha messo sotto pressione a livello psicologico, in quanto subisce molti meno tiri rispetto a prima (la Fiorentina è top5 per expGoal e tiri subiti a partita). Tuttavia lui ha risposto presente addirittura overperformando rispetto alle previsioni (80.6% di parate contro 73.2% expectedSave). Considerato anche che, dopo Scszesny e Handanovic, è l’estremo difensore a subire meno tiri in porta, è un dato davvero notevole. Soltanto Sepe e lo stesso Handanovic stanno facendo meglio statisticamente. 

Alban Lafont, quali sono i punti deboli?

Nella fase di possesso il dato che colpisce maggiormente è il 78% di passaggi completati sotto pressione. Al netto dei rischi che spesso e volentieri si prende per cominciare l’azione palla a terra anche con passaggi taglialinee verso i mediani Veretout e Gerson, è un dato ancor più impressionante.
I punti deboli al momento risiedono nel posizionamento e nella sicurezza in uscita, dove non sempre è impeccabile, oltre ad un po’ di timidezza che deve scrollarsi di dosso al più presto.
Ma si sa, il potenziale di un giovane va valutato sulle cose buone che mette in mostra all’interno della partita e non sui difetti che ancora ha, inevitabilmente.

Fonte immagine principale: Pagina Facebook ufficiale della Fiorentina