“Il club più titolato al mondo“.
Ecco cosa recitava uno slogan molto in voga qualche anno fa a Milanello. E oggi a Casa Milan, nel museo e sul pullman, questa frase c’è ancora.
Tantissimi sono i trofei e gloriosissima è la storia del Milan.
Però la storia non garantisce una rendita eterna, seppur quei successi nessuno potrà mai cancellarli.
Non ci sono più Van Basten, Gullit, Rijkaard, Maldini, Costacurta, Gattuso, Inzaghi, Pirlo, Nesta, Thiago Silva, Seedorf, Kaká, Ronaldinho, Beckham, Ibra, Ronaldo e Baggio. Non c’è più Sacchi e nemmeno Ancelotti.
Gli “anni d’oro del Grande Milan“, per dirla alla Max Pezzali, sono finiti.
Negli ultimi anni il Milan sta provando a ricostruire, dal basso, per provare a scrivere nuove memorabili pagine di storia.
I tempi sono cambiati, i soldi non sono più quelli di una volta, e quindi bisogna reinventare e reinventarsi.
Quest’anno si è partiti da una guida tecnica forte, di carisma e “operaia”. Ecco perché Sinisa Mihajlovic, il freddo e rigido sergente di ferro.
In fase di mercato, poi, si è optato per la linea verde.
Alessio Romagnoli, difensore centrale classe 1995, 20 milioni. Andrea Bertolacci, centrocampista centrale classe 1991, 16 milioni. La decisione di tenere, dopo il prestito al Genoa, M’baye Niang, attaccante classe 1994, autore di un ottimo campionato finora.
La ciliegina poi è Gigio Donnarumma, il baby portiere classe 1999 che si è preso i guantoni titolari e difende (bene) la porta del Milan da qualche settimana, direttamente dal settore giovanile.
Questi giocatori, aggiunti ai vari De Sciglio e Bonaventura, formano un’ossatura di squadra giovane e talentuosa, per un nuovo Milan e per scrivere nuove storie. Ci si reinventa soprattutto così.
Il prossimo tassello potrebbe non arrivare dal mercato ma da quel settore giovanile che ha già fornito Donnarumma.
Dalla prossima stagione, Manuel Locatelli, talentuosissimo centrocampista classe 1998 della primavera rossonera , dovrebbe aggregarsi stabilmente alla prima squadra. Il ragazzo ultimamente è stato valutato da Sinisa in persona, e convocato ufficialmente, mentre in passato avevano già speso parole di lode per lui sia Adriano Galliani che Silvio Berlusconi.
E’ soprattutto così che ci si reinventa e che ci si prepara per nuove pagine di storia. Il Milan ci prova con Locatelli, le altre sono avvisate e farebbero bene a fare lo stesso.
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