C’è stato un momento, a cavallo del 2010, in cui tra i grandi attaccanti del momento figurava anche un giovane brasiliano.
D’altronde erano davvero in pochi a potersi permettere cosi tanti goal ad un’ età cosi giovane ma soprattutto erano altrettanto pochi i giocatori con tutte quelle caratteristiche.
Freddezza e senso del goal, tecnica e dribbling, velocità e agilità, forza e personalità.
Ecco le caratteristiche del bomber in questione, ecco le caratteristiche di Alexandre Pato.
Pato infatti era universalmente riconosciuto come la next big thing del calcio mondiale, sin dai tempi dell’ Internacional.
In Brasile erano convinti di aver trovato finalmente quel 9 che mancava dai tempi di Ronaldo. Al Milan, invece, il degno successore di una stirpe di goleador che annoverava tra gli altri campioni come Van Basten, Inzaghi e Shevchenko.
Non è andata proprio così, purtroppo è storia nota. I guai fisici hanno tormentato un talento cristallino, un vero patrimonio del calcio.
Tant’è che il Milan, dopo aver rifiutato 35 milioni dal Psg, fu costretto a cedere il giocatore in Brasile, e Pato stesso a ripartire dal Corinthians prima e dal San Paolo poi.
Sparito un pochino dai radar del calcio che conta, proprio grazie al San Paolo, Pato quest’anno è tornato decisivo.
Tanti goal e tante giocate decisive ma soprattutto quella continuità fisica che in carriera gli è quasi sempre mancata.
Alexandre Pato ora vuole tornare, in Europa, e vuole dimostrare a tutti che non è finito. In attesa di una squadra che scommetta su di lui, per scrivere altre pagine di questa storia.
Non sono presenti commenti.