Nel giorno del ventesimo compleanno di Sandro Tonali lo analizziamo anche e soprattutto in ottica futura. Perchè è un profilo raro, un centrocampista che abbina forza ed impatto a visione di gioco, tempi e tecnica individuale che lo rendono, per usare le parole di Francesco Totti: “il numero uno in Italia nel suo ruolo”. Ma cerchiamo di capire i motivi di questa affermazione, se trova riscontri e quali sono le ragioni.

Sandro Tonali: erede di Pirlo?

Sandro Tonali nasce calcisticamente nel Brescia, club che dall’età di 12 anni lo sta crescendo. Oggi Tonali è importantissimo per la propria squadra, forse anche più di quanto creda lui stesso. L’opinione pubblica lo ha sempre descritto come un regista paragonandolo a Pirlo. Niente di più sbagliato, perché l’ex Juve era un trequartista costruito da regista. Con poca capacità di incidere in fase di non possesso e rottura, mentre sublimava il compito di Regista quando entrava in possesso del pallone. Tonali è molto diverso perché pur potendo tranquillamente occupare la stesa zona di campo, è un centrocampista primariamente d’equilibrio, ovvero di rottura. Infatti ha un fisico ben strutturato che lo rende temibile nei corpo a corpo pur non avendo ancora quella malizia tipica dei più esperti. In più ha gambe forti ed esplosive che gli permettono di coprire ampie porzioni di campo. E’ già un punto fermo dell’U21 pur avendo già giocato 3 partite con la nazionale maggiore, Tonali può legittimamente essere considerato uno dei talenti migliori della sua generazione che il nostro paese abbia prodotto.

Sandro Tonali: uno sguardo al futuro

Certamente un profilo come lui fa gola a tante squadre, italiane e non. In serie A Juve, Napoli e Inter sono i club con più potenza economica ed in grado di offrire un progetto incentrato su di lui. Tra la 3 la Juve ha senz’altro un canale preferenziale grazie ad una forza economica superiore agli altri e il blasone del club più titolato d’Italia, però con la quantità di grandi giocatori che già sono in rosa Tonali troverebbe inizialmente poco spazio a meno che Sarri non si impunti visto che avrebbe il profilo ideale per sviluppare il suo gioco, spostando anche Pjanic sulla mezz’ala. Il Napoli ha urgenza di riaprire un ciclo e recuperare credibilità. Tonali in questo senso sarebbe un grande colpo per ridare impulso ad una piazza un pò frustrata. Infine a Milano troverebbe un ottimo mentore per la sua maturazione psicofisica. Conte non solo lo incastrerebbe alla perfezione nel suo 3-5-2 ma saprebbe valorizzare quel suo aspetto di dominio e strapotere fisico e renderlo un fantastico centrocampista totale, diciamo un box-to-box.

Senz’altro la prossima sessione di mercato sarà importante, ma ci sono ancora troppe incertezze. Una sua permanenza al Brescia potrebbe avere senso nel momento in cui il club di Cellino avrà la certezza di rigiocare la serie A. Altrimenti potrebbe essere meglio andare in un club maggiore dove poter crescere, è tutto nelle sue mani.

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