Lunga intervista rilasciata a Gialucadimarzio.com da parte di Alexis Ferrante (21), attaccante del Brescia. Il calciatore ha parlato del suo arrivo in Italia e del passaggio alla Roma:

In Italia ci sono arrivato prestissimo, avevo appena dodici anni. Arrivai a San Colombano, poi iniziai a giocare per il Piacenza davvero giovanissimo. Esordii in Prima Squadra, in Lega Pro, a 15 anni. Il passaggio alla Roma nel 2012? Il direttore mi preferì a Belotti che all’epoca giocava nell’Albinoleffe. Lui era un ‘93 io ’95, fu una scelta anche dovuta all’età. Sabatini però in me ci credeva eccome, ricordo ancora una sua frase: ‘Dipendesse solo da me saresti già ad allenarti con la Prima Squadra’, ci penso spesso a quelle parole”.

Dopo una serie di scelte sbagliate Ferrante, grazie alla sua caparbietà, è tornato tra professionisti in una piazza importante come Brescia:

Iniziai a girare in prestito, sempre il Lega Pro: prima l’Aquila, poi Lumezzane, Lucchese e il Savoia. Quanti calcioni però furono tutte esperienze utile per crescere. Gli errori furono altri. Strappai il mio contratto con la Roma un anno prima della scadenza perché era praticamente fatta con l’Atletico Lisbona, o almeno così mi avevano fatto credere: l’affare, invece, non andò mai in porto anche se io ancora oggi non so il perché e mi ritrovai sei mesi senza squadra. Oggi ti dico che avrei dovuto fare un altro percorso: rimanere alla Roma, andare ancora in prestito, magari in Serie B. Sono ripartito dalla Serie D, l’Imolese e poi l’Abano. Quando a gennaio è arrivata la chiamata del Brescia devo ammette che non me lo aspettavo: oggi sono felicissimo, ho messo a segno il primo gol in Serie B proprio sotto la fantastica curva del Brescia. Qui è tutto incredibile: squadra, città, tifosi. I sacrifici che ho fatto in quei mesi difficili sono valsi a qualcosa, posso dire di non essermi mai arreso”.