A pochi secondi dalla fine degli 80 minuti regolamentari. Non poteva che terminare così un’edizione del Trofeo Beppe Viola tra le più incerte ed equilibrate della memoria recente, un copione perfettamente rispecchiato anche dall’ultimo atto di martedì 13 Marzo, la finale fra Torino e Bologna. A gioire al termine del confronto fra due club storici del calcio italiano sono stati i granata, vincitori per 1-0, che come in semifinale contro il Chievo hanno trovato il gol partita all’ultimo respiro.

TROFEO BEPPE VIOLA: MOREO EROE GRANATA

L’eroe, nemmeno a dirlo, è sempre lui: Niccolò Moreo. Era stato lui a sbloccare la sfida con il Chievo con una cannonata su punizione nella semifinale di domenica, e sui suoi piedi è ricaduta l’enorme responsabilità del penalty conquistato dal Torino all’80° minuto, per fallo di Castaldi su Bongiovanni, da poco entrato nelle fila granata. Per Moreo, torinese, 17 anni da compiere fra pochi giorni, nessun tentennamento: palla alla destra del portiere Fantoni, spiazzato. E così il Trofeo Beppe Viola lascia Bergamo e l’Atalanta per spostarsi verso Ovest, 25 anni esatti dopo l’ultima affermazione granata: era il 1993, e dall’altra parte c’erano i rivali di sempre, i cugini della Juventus. In quell’anno, Marco Sesia, oggi tecnico della squadra vincitrice, debuttava in Serie A con la maglia granata.

Nel pomeriggio di Arco, su un campo reduce dalla pioggia di poche ore prima, Bologna e Torino hanno dato vita ad un incontro piacevole, meno tattico e bloccato delle loro esibizioni in semifinale: chissà che le parole di Damiano Tommasi e Davide Ballardini nella serata di Calcerò non abbiano fatto breccia nei cuori di tecnici e giocatori. Lasciate che i giovani talenti abbiano spazio per esprimersi e osare, avevano detto, e Bologna e Torino ci hanno provato, in una gara con numerosi ribaltamenti di fronte, svariati errori di misura e i portieri Trombini (Torino) e Fantoni (Bologna) in grande evidenza. Un nome su tutti, il talentuoso numero 10 felsineo, Simone Rabbi, meritatamente premiato come miglior giocatore del torneo: piedi, corsa e tenacia ci sono già, se aggiungerà il fisico sentiremo parlare di lui.

È stata una finale combattuta, intensa sul piano fisico ma anche apprezzabile tecnicamente. I granata sono partiti subito forte e al 10’ solo la traversa ha negato il vantaggio sul tiro di Garetto. Sceso in campo con il 4-4-2, il Torino ha messo in mostra buone trame di gioco e la grande spinta sulle corsie laterali, con l’esterno Spaneshi a tratti irresistibile sulla fascia destra. Il Bologna reagiva con gli spunti dei suoi gioiellini Adusa(generoso, ma spesso egoista) ma soprattutto Rabbi, sempre pericoloso con la palla al piede.

Nella ripresa il mister del Torino Marco Sesia cambiava faccia al centrocampo, sostituendo praticamente tutti gli uomini e nell’ultimo quarto giocava anche la carta Del Bianco. Continuava la supremazia fisica e tattica del Torino ma era Rabbi nel finale a concludere in modo spettacolare ma sfortunato, con la palla che colpiva il palo interno. Pareggiato il contro dei legni la partita sembrava destinata alla lotteria dei rigori quando in pieno recupero il difensore del Bologna Castaldi si faceva prendere il tempo da Bongiovanni e lo atterrava in area. Rigore netto, che Moreo trasformava con sicurezza. Titoli di coda.

È fantastico alzare al cielo un trofeo così prestigioso“, ha dichiarato il match-winner Niccolò Moreo. “Dedico il successo allo staff, ai miei compagni e ai miei genitori che non hanno mai smesso di incoraggiarmi”. Entusiasta al termine del match anche l’allenatore del Torino, Marco Sesia: “È stata una finale sofferta nella quale ha regnato l’equilibrio – afferma l’ex centrocampista – e credo onestamente che il risultato più equo fosse il pareggio. Siamo stati caparbi ad inseguire il successo fino all’ultimo respiro. È la vittoria di un gruppo che non ha mai smesso di crederci in un torneo che si è contraddistinto per un’organizzazione ottimale in una città incantevole come Arco”.

 

TROFEO BEPPE VIOLA: IL TABELLINO DELLA FINALE

BOLOGNA – TORINO 0-1

BOLOGNA: Fantoni, Barnabà, Mazia (37′ st Montebugnoli), Beltrame, Castaldi, Portanova, Djwombo Adusa, Benincasa (17′ st Rocchi), Rabbi, Capitanio (40′ st Rosso), Bertollo. A disp.: Garoia, Mele, Maniglio, Celentano, Di Stefano, Casciola. All.: Boschin.

TORINO: Trombini, Cuoco (1′ st Rotella), Enrici, Morra Bean, Moreo, Ricossa, Garetto (11′ st Celesia), Montenegro (31′ st Bongiovanni), Tesio (1′ st Sandri), Kone (11′ st Del Bianco), Spaneshi. A disp.: Lewis, Masoello Perlino, Savino. All.: Sesia.
ARBITRO: Piccinini di Forlì (Menolli-Parisi di Rovereto)
RETI: 40′ st Moreo (T) su rigore.
NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti Cuoco (T), Moreo (T), Sandri (T), Montenegro (T), Capitanio (B), Barnabà (B). Angoli: 2-7. Recupero: 0′ + 4′.