BENEVENTO UNDER 16

Sul calcio giovanile italiano si è detto e scritto molto: sulla scarsa qualità delle strutture, sulla mancanza di una corretta metodologia di lavoro, in relazione a quelli che devono essere i reali obiettivi per determinate fasce d’età. Seppur qualcosa pare si stia muovendo, con una Nazionale maggiore che sta riscoprendo i propri talenti e delle Under che mettono in mostra profili interessanti, quello del futuro resta un argomento del quale è difficile parlare e scrivere con il sorriso quando il Paese di riferimento è l’Italia. Vi sono però quelle che sono definibili eccezioni all’attuale precarietà e che, si spera, diventino una piacevole routine. Parliamo della formazione Under 16 del Benevento. La mancanza di attenzione mediatica nei confronti di determinate categorie può essere compresa tra le weaknesses del sistema calcio italiano (seppur, altra faccia della medaglia, c’è chi sostiene che questo possa portare minore pressione e di conseguenza miglior rendimento), dato che poco si sa e, soprattutto, poco si immagina circa le qualità di giovani calciatori e allenatori, i quali rappresentano pagine bianche sulle quali scrivere il futuro del calcio italiano.

Dieci vittorie ed un pareggio in undici partite nel Girone C del Campionato Nazionale Under 16 Serie A-B. Miglior attacco (statistica condivisa con la Roma) e miglior difesa, primato in classifica con cinque punti di vantaggio proprio sui giallorossi. Una squadra che è immagine e somiglianza del credo calcistico del proprio allenatore, Alessandro Formisano. Classe ’90, nonostante la giovane età Formisano ha dimostrato di saper tradurre in termini pratici una straordinaria conoscenza teorica del gioco. Uno studio continuo che porta i suoi ragazzi ad applicare concetti di portata innovativa. La costruzione dal basso è il fiore all’occhiello di questa squadra, il coinvolgimento totale dell’undici in campo (ergo, portiere compreso) che porta al rinnegamento della concezione di ruolo e modulo e all’esaltazione di idea, di fluidità di manovra, di sistema. Si attacca insieme, si difende insieme: la didattica collettiva come strumento di esaltazione della tecnica individuale, concetto che è stato un mantra del più grande innovatore calcistico del ventesimo secolo: Arrigo Sacchi.

Laureatosi campione d’inverno, sarà una seconda parte di stagione nella quale il Benevento Under 16 cercherà le conferme sperate: non in termini di risultati (quelli, nel calcio giovanile, farebbero bene ad essere un obiettivo di secondo piano) bensì di continuità di applicazione di idee di tale qualità.