Sulla carta è ancora una proposta ma cominciano a delinearsi le possibili 20 partecipanti alla Super League, la massima competizione europea per club pensata dalle maggiori società inglesi e che vorrebbe sostituire la Champions League, definita ormai noiosa e scontata nella fase a gironi vista la grande disparità tra alcuni club (basti vedere quest’anno il girone A in cui erano coinvolte Real Madrid, Psg, Malmoe e Shaktar Donetsk).
Le Nazioni coinvolte in questa Super League sarebbero 5 fino ad ora con l’Inghilterra che avrebbe tra le qualificate Arsenal, Chelsea, Liverpool e le due Manchester. La Spagna, la Germania e l’Italia avrebbero invece quattro rappresentanti a testa: per lo stato iberico Barcellona, Real e Atletico Madrid e una tra Siviglia e Valencia; Wolfsburg, Bayern Monaco, Bayer Leverkusen e Borussia Dortmund per i tedeschi e Milan, Juventus, Inter ed Roma o Napoli per quanto riguarda il nostro Paese. A chiudere sarebbe la Francia con PSG, Marsiglia e Lione. Da non escludere però un allargamento a 22 con Olympiacos e Zenit.
Come detto il progetto è ancora sulla carta, ma gli organizzatori hanno già pensato di presentare anche una possibile formula per la competizione. Le 20 squadre partecipanti verrebbero divise in due gironi da 10 squadre che si affronterebbero in match d’andata e ritorno, a cui seguiranno dei playoff con le migliori posizionate (ancora da definire se saranno le prime 2 o 4 di ogni girone) che si giocheranno poi la vittoria della Super League.
Un progetto ambizioso che potrebbe realizzarsi in 2-3 anni ma che toglierebbe dalla carta calcistica europea intere Nazioni come la Danimarca, il Portogallo e l’Ucraina che ogni anno riescono comunque a portare proprie rappresentanti alla fase a gironi (e in alcuni casi arrivare fino al trionfo come il Porto di Mourinho del 2004). Ad essere escluse però sarebbero anche club come il Leicester di Ranieri che stanno vivendo un vero e proprio sogno e coronerebbero i propri sforzi con l’apparizione in Champions League. Da non dimenticare poi come tra le 20 squadre citate ci siano club che hanno vissuto (Wolfsburg, Atletico, Juventus) o stanno vivendo (Milan, Inter, Valencia, Marsiglia) periodi non proprio facilissimi dal punto di vista dei risultati e che quindi potrebbero collezionare solamente magre figure in una Super League dove a comandare sarebbero sempre e comunque club con una certa base economica alle spalle.
Iniziativa positiva e rivoluzionaria sicuramente quella della Super League, ma da rivalutare in quanto a metodi di partecipazione per ora.
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