Andrea De Rossi, terzino di mestiere e cugino del famoso Daniele. Tifa Roma anche lui, è cresciuto ad Ostia per poi passare alle giovanili della Roma, proprio come suo cugino. Dalla Roma al Perugia, squadra che gli è rimasta nel cuore e che ne detiene ancora il cartellino, fino ad arrivare all’Akragas lo scorso anno. Con i biancazzurri di Agrigento una bella stagione con la promozione il Lega Pro svanita in finale contro la Correggese ed una nuova stagione, quella attuale, che potrebbe regalare ad Andrea il definitivo salto tra i professionisti.

Intervenuto ai microfoni di Gianlucadimarzio.com, il giovane De Rossi ci racconta qualche curiosità parlando anche dei suoi obiettivi a breve e a lungo termine:

”Cosa significa chiamarsi De Rossi? Per me è un grande onore. Se mi ha aiutato? Non credo, anzi. Quando porti un cognome così importante la gente da te si aspetta veramente il massimo. Vorrei avere tanto di Daniele, soprattutto la sua classe.
Amo la Roma, penso sia ovvio. Giocare per i giallorossi è il sogno di ogni bambino e poi nel mio caso ancora di più. Se Daniele mi ha mai visto in campo? Credo una volta, giocai all’Olimpico con le giovanili e lui era lì. Mi dà molti consigli, ovviamente io ne faccio tesoro. Più ‘Tottiano o Derossiano’? Ovviamente la seconda tutta la vita.
In estate ho avuto una breve parentesi all’Arezzo, ma poi ho scelto di tornare all’Akragas. Qualcuno mi ha cercato, ma nulla di stimolante. Ho deciso di continuare a indossare la maglia biancazzurra. Questa squadra ha giocatori fortissimi e quest’anno possiamo davvero toglierci tante soddisfazioni”.