Con l’aiuto dell’operatore di mercato Davor Alessandro Milito, referente per l’Italia della società People in Sport inizia il viaggio di footballscout24.it alla scoperta dei migliori talenti del calcio danese. In questo secondo appuntamento focus sul Midtjylland:
Dopo la vittoria per 2-1 a Herning nel match serale contro l’FC Vestsjælland (penultimo in classifica), l’FC Midtjylland è tornato a +10 sul Randers FC (secondo), divario consistente nonostante la Superliga sia soltanto al giro di boa. 40 punti in 16 giornate per gli Ulvene, pari a 2,5 punti a partita, che stanno a delineare un cammino poco meno che perfetto.
La squadra è un giusto mix tra giocatori giovani e di esperienza, schierata in campo con un assetto equilibrato sia in fase difensiva che offensiva e schierata in campo con un 4-5-1 puro con gli esterni che fanno un grande lavoro nelle 4 fasi di gioco. E’ un 11 molto compatto, corto sul campo ma capace, distendendosi in pochi secondi, di improvvise ripartenze, non mostrando particolari punti di debolezza (in Superliga s’intende). In fase di impostazione partendo dal portiere, i due difensori centrali si trasformano, allargandosi molto, in terzini, permettendo così agli esterni difensivi di salire nella metà campo avversaria fungendo da ali aggiunte. Al contempo il regista si abbassa ponendosi una decina di metri avanti la linea immaginaria costituita dai “falsi terzini”. Cio permette di creare una netta superiorità numerica in fase offensiva, senza però trascurare la fase difensiva eseguita con ordine grazie agli ottimi posizionamenti in campo dei giocatori.
In pochi si aspettavano una simile prima parte di stagione, viste le partenze in estate di punti fermi come il portiere Jonas Lössl, acquistato dal Guingamp, e di Jesper Juelsgård, anch’egli emigrato nella Ligue 1 nelle file dell’Evian Thonon Gaillard. Soprattutto il secondo rappresentava una grandissima arma in fase offensiva, abile nel dribbling, velocissimo sia sul breve che sul lungo e capace di effettuare ottimi cross nei tempi di esecuzione e nella precisione.
Il mercato estivo ha registrato gli acquisti di giocatori di buon calibro come il finlandese Tim Sparv dal Greuther Furth ed il talentuosissimo svedese classe 1995 Kristoffer Olsson in prestito dall’Arsenal.
Nella stagione in corso, la porta è difesa da Jakob Haugaard (1992), promosso nel ruolo di titolare e che ha dimostrato una grande personalità tra i pali e nelle uscite alte. Abile a seguire i movimenti della linea difensiva, è dotato di un grande fisico ed ha la personalità adatta per guidare il reparto arretrato, composto dall’esperto capitano Kristian Bach Bak, dall’Under 21 danese Patrick Banggaard (1994, longelineo di 196 cm dal buon colpo di testa), dalla staffetta sul centro-sinistra tra Francis Dickoh e Jim Larsen e dalla sorpresa Jesper Lauridsen sulla sinistra. Quest’ultimo è un classe 1991 che ha sorpreso soprattutto per la diligenza in fase difensiva (maggiore rispetto al sopracitato Juelsgård) e dai buoni tempi di gioco nelle sovrapposizioni. Prima metà di stagione molto sfortunata, invece, per Erik Sviatchenko (1991), bersaglio di molti problemi fisici e partner fisso con Banggaard come centrale difensivo durante la scorsa stagione.
Il centrocampo è senza dubbio il ruolo più coperto e meglio assortito dell’intera rosa. Infatti è difficile stabilire chi siano i 5 titolari, e sarebbe più corretto parlare di una rosa di prime scelte che si alternano a seconda delle circostanze. Il primo facente parte a tale categoria è il già menzionato Tim Sparv, schierato solitamente come interno destro o sinistro nel centrocampo ma adattabile sulla destra; sempre nel ruolo di interno troviamo anche Jacob Poulsen, dalle caratteristiche pressocchè difensive ma con una buona predisposizione egli inserimento centrali; Petter Andersson è invece il “gemello” di Poulsen, ma con maggiori attitudini offensive e capace di dettare i ritmi di gioco della squadra, dotato di ottimi tempi soprattutto nel passaggio ed utile anche in fase di inserimento; Kristoffer Olsson è il nome nuovo della squadra, capace di agire sia da centrale che da centrocampista di fascia (soprattutto nel 4-4-2 dell’U21 della Svezia), con grandi visione e tempi di gioco nel passaggio e nelle incursioni offensive (può migliorare nell’incisività sotto porta); Izunna Uzochukwu può agire sia sulla fascia destra che da regista nella squadra di Glen Riddersholm, dai buoni tempi di gioco nel passaggio, ottimo nel lancio lungo e di grande resistenza fisica e di velocità sia sul breve che sul lungo (essendo un brevilineo di 171 cm); la maggior sorpresa della stagione è indubbiamente Pione Sisto, impiegato nei ruoli di centrocampista destro, interno di destra, regista e centrocampista si sinistra, garantendo comunque sempre un ottimo rendimento. E’ un destro naturale dalla grande velocità sia sul breve che sul lungo, abile nell’uno-contro-uno e ottimo nella fase di cross. Nonostante sia un classe ’95, ha un’eccezionale capacità nel dettare i ritmi di gioco e dagli ottimi tempi nelle fasi di passaggio, cross, inserimento e tiro (gran senso del goal, essendo andato a segno per 7 volte il 14 partite da titolare e 2 da subentrato). Deve solo crescere un po’ a livello fisico ed aumentare il numero delle giocate, grazie alla sua buona tecnica di base, per rendersi più imprevedibile. Di nazionalità sudanese, inoltre, a breve potrebbe anche acquisire il passaporto danese ed essere elegibile per la Nazionale. A sinistra il padrone della fascia è Sylvester Igboun, nigeriano classe ’90 dagli inserimenti eccezionali sia sulla fascia che centrali, con ottimi tempi di passaggio e di conclusione a rete. Il suo punto forte è la grande velocità soprattutto sul lungo. In ultimo, ma solo per ordine di utilizzo, è Mikkel Duelund Poulsen, classe 1997 e da circa due mesi aggregato stabilmente alla Prima Squadra ed impiegato ad ora nelle partite della DBU Pokalen. E’ destro di piede e può giocare soprattutto da centrocampista di fascia (sia destra che sinistra) in un 4-4-2, da esterno offensivo sinistro in un 4-3-3 o 4-5-1 con gli esterni alti (ruolo naturale) o da mezzala in un centrocampo a 3, capocannoniere della squadra U19 dell’FC Midtjylland che ha disputato l’intera partita all’esordio in ottobre contro l’Aarhus Fremad.
L’unica e titolarissima punta, è il Nazonale A danese Morten “Duncan” Rasmussen, il quale rappresenta il classico uomo d’area dall’eccezionale fiuto del goal, che sa liberarsi dalla marcatura e muoversi sul filo del fuorigioco per cercare l’uno-contro-uno con il portiere avversario. La sua media è di 6 goal in 11 partite: sicuramente il terminale offensivo ideale per una squadra costruita egregiamente.
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