C’è un paese dove, in base al volere del proprio presidente, le partite di calcio possono durare meno di novanta minuti. Lo stesso paese in cui vige un regime militare instaurato da un golpe nel 2008 . Stiamo parlando della Mauritania e del suo presidente Aziz, protagonista indiscusso della notizia che sta facendo il giro del mondo. Nel paese dell’Africa Occidentale si stava disputando la finale di Supercoppa Nazionale fra Fc Teivragh-Zeina e Acs Kasr. Fin qui nulla di strano. Ma Aziz compie il suo ingresso in scena al minuto 67′ di gioco. Eccessivamente annoiato dal match e provato dalla moltitudine di impegni che il suo ruolo gli comporta, decide di interrompere la partita. “Che si vada subito ai rigori!” ,l’imperativo del presidente. E chi osa contraddirlo? Nessuno, la partita si decide prematuramente attraverso la lotteria dei tiri dal dischetto. Secche e puntuali le smentite da parte della Federazione calcistica del paese, secondo cui la scelta di abbreviare la partita sarebbe stata presa per questioni meramente organizzative e di comune accordo dai due club. Nessun motivo politico o presidenziale quindi. Resta però l’alone di sospetto, e di stupore, sull’avvenimento che ha attirato le attenzioni dei media occidentali.
Mauritania: presidente ordina i rigori
In Mauritania il presidente del paese ordina i calci di rigore a 23′ dal termine dei tempi regolamentari.
Di: Francesco Guarnaccia
2 Dicembre 2015 Alle 19:11
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