Chi lo avrebbe mai detto? Il Sassuolo, dopo 13 giornate di campionato, si trova a 18 punti, uno in più dell’Inter, e tre in meno del Milan. Una provinciale, questo è vero. Ma cosa importa, se dalle piccole realtà arrivano grandi insegnamenti per le big del campionato?

Al primo anno nella massima serie, il Sassuolo non si presenta nel migliore dei modi: quattro sconfitte consecutive, culminate con il tragico match Sassuolo-Inter 0-7, che ha ridimensionato eccome la squadra. Mister Di Francesco, al quale è stata momentaneamente rinnovata la fiducia, capisce di non poter continuare con questo regime, e decide di cambiare, da subito: due pareggi in serie contro Napoli e Lazio.

A Marassi, contro la Samp, il Sassuolo scopre il suo vero talento: si chiama Domenico Berardi, che rifila tre gol in soli 45′ ai blucerchiati. Questo avvenimento rimane piuttosto in sordina, non avendo purtroppo l’audience che si meriterebbe. Audience che arriva, anche fin troppo amplificata, il 12 gennaio: il ragazzo in questione stavolta fa poker, ma non contro una squadra qualsiasi, bensì contro il Milan. Nel mezzo tra questi due eventi, un gol alla Roma a tempo scaduto, un gol all’Atalanta e due assist contro il Cagliari. L’effetto dei media sul talento calabrese, però,  è evidente: un gol su rigore contro il Livorno prima di tre mesi di digiuno. A fine campionato, torna al gol regalando vittorie pesantissime contro Chievo e Fiorentina, contro la quale confeziona un’altra tripletta da capogiro, ancora una volta in soli 45′.

Ancor prima che iniziasse il campionato, arrivano le convocazioni di Conte: a sorpresa, compare il nome di Simone Zaza. Contro il Cagliari, firma un gol da cineteca; in Nazionale parte titolare nell’amichevole con l’Olanda, procurandosi un rigore. L’attaccante lucano va addirittura in gol contro la Norvegia. Ma ecco che i media tornano e, acutizzando a dismisura le prestazioni di Zaza, influenzano le successive prestazioni in maglia neroverde, in cui è riuscito a fare un solo gol.

Se qualcuno ti neutralizza le armi migliori (per il Sassuolo, alla luce della passata stagione, forse stiamo parlando anche delle uniche armi) cosa puoi fare? Puoi fare come il Sassuolo: perchè fondare la squadra su dei ragazzi giovani, quando hai a disposizione un’intera rosa di giocatori meritevoli (chi più e chi meno) da valorizzare?

Da queste basi è nato il recente successo dei neroverdi: una striscia, ancora aperta, di 7 gare da imbattuti, con soli 4 gol subiti. Berardi e Zaza? In questa striscia, hanno collezionato un gol a testa. Sembra strano, ma se i due pilastri della stagione 2013-2014 iniziano a lavorare con e per la squadra, a costo di una sostanziale diminuzione personale dei gol, la squadra inizia ad ingranare. Con il riscatto di qualcuno (Floro Flores e Taider su tutti) e la consacrazione di qualcun’altro (Sansone), questa squadra può davvero ambire a qualcosa di più della salvezza.

Sabato prossimo ci sarà Roma-Sassuolo. L’anno scorso è finita in parità con gol di Berardi al 94′, quest’anno come andrà? La partita sarà risolta dal gruppo o dal singolo?