L’osservatorio calcistico svizzero del CIES, che adotta come principio il numero di giocatori cresciuti in un determinato club che al momento giocano in quello stesso club o in un club professionistico, ha condotto uno studio per stilare una classifica delle squadra con il miglior settore giovanile d’europa. Il dato ha davvero dell’incredibile, infatti nelle prime venti compagini classificate non è presente neanche l’ombra di una fazione italiana.
A sorpresa la prima classificata risulta essere il Partizan Belgrando, realtà che ha sfornato parecchi calciatori di livello ricordiamo lo stesso attaccante nerazzurro Jovetic, con ben 78 giocatori di cui 13 impegnati nella prima squadra, seguita dall’Ajax con 75 e dal Barcellona con 62.
Quando si parla di un calciatore appartenente ad un settore giovanile ben preciso si intende colui che per 3 anni dai 15 ai 21 è stato tesserato per una determinata società.
Nella classifica comprendente solo i calciatori che militano nei primi 5 campionati europei, è sorprendente come solo l’Inter e l’Atalanta siano comprese nella speciale lista, rispettivamente all’11° e al 18° posto. Traguardo importante quello della squadra bergamasca che condivide la sua posizione con una delle squadra più forti d’Europa, ovvero il Bayern Monaco.
Nella top ten europea figurano 4 club spagnoli (oltre al Barça anche Real Madrid, Atletico Bilbao e Real Sociedad) ma il record nazionale spetta alla Francia con 5: Lione, Rennes, Bordeaux, Psg e Tolosa. Il successo Spagnolo e Francese e la scarsa partecipazione dell’Italia è facilmente spiegabile in diversi punti che comprendono anche aspetti socio-economici oltre ad una cultura calcistica “discutibile”:
- Il nostro non è un mercato d’esportazione: nel nostro paese quando i calciatori riescono ad affermarsi ad un certo livello trovano normale pensare di tentare l’esperienza all’estero.
- Lo sbocco di mercato naturale per chi dopo un settore giovanile prestigioso non trova spazio in categorie alte è la discesa di livello: è anche vero che molte volte quando un calciatore non trova spazio nella squadra in cui è cresciuto il trasferimento all’estero consiste in una bocciatura vera e propria come lo sarebbe una discesa di categoria in italia.
- Il nostro rimane un mercato d’importazione; nonostante la crisi, gli spazi per i giocatori italiani sono assai limitati: un ulteriore studio del CIES ha affermato come in Italia giochi solo l’8,6% dei giocatori cresciuti nel settore giovanile della squadra in cui stanno giocando.
L’attenzione che i presidenti delle grandi squadre italiane promettono ai settori giovanili fino ad oggi è rimasta parola al vento, ma non è mai stata trasformata in fatti veri e propri. L’Inghilterra sembra avere dati peggiori del calcio italiano, con solo il 7,7% di giocatori cresciuti nei settori giovanili impiegati in Premier League, ma se è vero il detto in cui non bisogna mai guardarsi indietro, ma sempre è solo avanti, i dati spagnoli hanno davvero dell’incredibile. Tutte le squadre partecipanti alla Liga hanno una rosa composta almeno da un quinto di calciatori provenienti dal settore giovanile.
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