I migliori talenti classe 1992: che fine hanno fatto?
Poco più che ventenni hanno già ingaggi da top player, anche se qualcuno non ha mantenuto le aspettative e si è un po’ perso per strada. Stiamo parlando dei migliori talenti del 1992, che arrivati al loro 23° compleanno devono iniziare a tirare le somme e scoprire “cosa vogliono fare da grandi”. Qualcuno sembra avere il futuro assicurato, mentre per altri sarà questo l’anno cruciale per dimostrare di poter essere al top nel prossimo decennio.
Nel 2011 il Chelsea acquistava un giovanotto di belle speranze chiamato Thibaut Nicolas Marc Courtois, portiere di 199 cm cresciuto nel Genk.
Il club londinese lo manda a farsi le ossa in Spagna, nel cantiere appena aperto all’Atletico Madrid da Diego Simeone. Nel giro di tre anni il belga diventa uno dei portieri più forti in circolazione e conquista definitivamente la fiducia di Mourinho, che lo preferisce al veterano Cech.
Blindata la difesa dei nati nel ’92, occorre pensare all’attacco e l’annata è stata davvero molto prolifica da questo punto di vista e non mancano bomber di caratura internazionale. A cominciare da un ragazzino brasiliano che diventa sin da subito profeta in patria con il Santos e fa parlare di sé in tutto il mondo. Ovviamente parliamo di Neymar jr., l’implacabile punta del Barcellona. Per lui è arrivato il trasferimento in Europa per formare un tandem d’attacco con Leo Messi e Neymar non ha deluso i suoi estimatori: è diventato un fenomeno globale, sia quando si trova in campo sia come testimonial dei più importanti brand mondiali, come dimostra la sua recente collaborazione con Poker Stars.
Per innescare un talento come quello del brasiliano ci vogliono però sapienza tattica e piedi educati; doti che certamente non mancano a Marco Verratti, leader del centrocampo del Paris Saint-Germain. I francesi sono stati lungimiranti e hanno capito il valore di Verratti quando ancora giocava in Serie B, spendendo per il suo cartellino una decina di milioni di euro. Oggi per portare via il pescarese dall’ombra della Torre Eiffel probabilmente non basterebbero cinquanta milioni.
In difesa invece troverebbe sicuramente posto David Alaba, forte terzino sinistro che può adattarsi anche a fare il centrale. Il suo talento viene scoperto già nel 2008 e il Bayer Monaco spende poche centinaia di migliaia di euro per portarlo nelle proprie giovanili. Per lui un anno in prestito all’ Hoffenheim e poi la definitiva esplosione con la maglia dei bavaresi. Il suo valore di mercato si aggira sui quaranta milioni di euro.
Tra coloro che invece non hanno fatto il salto di qualità definitivo possiamo segnalare sicuramente Erik Lamela, astro nascente del calcio argentino che si è perso nella piovosa Inghilterra. Nonostante qualche gol capolavoro, come quello fatto con una “rabona”, il giocatore ex Roma non è valso i trenta milioni spesi dal Tottenham per portarlo a Londra.
Gli fa compagnia anche Stephan El Shaarawy, il Faraone che nel Milan non ha lasciato il segno. Nonostante un’ottima partenza, per lui sono iniziati dei guai fisici che ne hanno seriamente compromesso le prestazioni, un po’ come successe per Alexandre Pato, altro talento purissimo che si è piegato agli infortuni. Per l’azzurro però non è ancora troppo tardi per rimettere la carriera sui binari giusti e il Principato di Monaco potrebbe essere la cornice perfetta per il suo rilancio.
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