Riccardo Saponara ogni volta che si avvicina la riapertura del mercato resta uno dei calciatori italiani più corteggiati. La Roma sferra l’attacco all’Empoli per portare alla corte di Garcia il trequartista classe 1991. Ieri lungo intervento per Saponara alla Domenica Sportiva, il programma della Rai ha intervistato il nuemro 5 dell’Empoli, inevitabile la prima domanda sull’attentato avvenuto in Francia: “Fin da subito ho condannato gli eventi parigini così come quelli che li hanno preceduti. Purtroppo non sono i primi eventi da condannare. È difficile farsi un’idea di quello che sta succedendo, non so quanto ci dicano, ma spero che il calcio non ne risenta e che la gente continui a venire allo stadio senza alcun timore”.
Poi spazio al calcio giocato, Chi sono le più forti in questo campionato? “La Roma a livello di rosa è la migliore, ma il Napoli ha qualcosa in più a livello di gioco. La sfida tra Inter e Napoli sarà bellissima, sicuramente la vedrà. Sono due squadre di grande livello e sicuramente sarà uno spettacolo per tutti gli appassionati di calcio”.
I rumours parlano di futuro alla Roma. “Al momento non sono a conoscenza di alcun rumour fondato, sono solo voci dei giornali per ora”.
La partita contro la Fiorentina ha avuto due volti. “Un po’ credo che fosse naturale che la gara potesse cambiare perché noi nel primo tempo abbiamo speso tante energie. Spesso ci si dimentica degli avversari, se la Fiorentina oggi ha disputato un primo tempo simile sia merito dell’Empoli che fino al primo momento è andata a pressarla nella sua area. Non so quante squadre di livello vadano a prendere i difensori della Fiorentina nella loro area. Ci tengo a sottolineare la prova della nostra squadra perché credo che sia merito nostro e non del turnover viola. Una squadra come la Fiorentina, se viene messa nelle condizioni di palleggiare, sfinisce gli avversari e nella ripresa abbiamo subito. Abbiamo portato a casa un punto fondamentale, frutto di una prestazione impavida. Giochiamo sempre una gara propositiva, senza il timore di prendere gol. Il rigore? Lascio a voi i giudizi”.
La tua prova oggi? “È chiaro che io punto sempre al gol, quindi sicuramente non ho confermato le aspettative, ma credo di aver dato comunque una mano alla squadra sia in fase offensiva che difensiva. Le mie forze, poi, sono venute meno”.
Differenze tra Sarri e Giampaolo? “I due tipi di gioco sono abbastanza analoghi. Giampaolo è stato umile e intelligente a non voler cambiare la squadra, capendo che il lavoro di Sarri meritava continuità. Si è spogliato delle sue convinzioni e delle sue idee. mettendosi a nostra disposizione. Sapeva che così facendo avremmo potuto ottenere altri grandi risultati. Non so come giudicare il suo lavoro, è stato bravo a dare continuità a un lavoro di tre anni”.
La reazione di Diawara? “Credo che sia difficile a mente fredda capire quello che può aver pensato Diawara. A me è capitato la scorsa stagione a Roma una cosa analoga e sono stato espulso, ma può capitare d’istinto di reagire”.
Ti vedresti bene in una squadra come la Roma? “Quando si entra in un gioco già collaudato è sicuramente più facile per chi arriva far vedere le proprie capacità. Io come Pellé? Mi piacerebbe rimanere in Serie A”.