Una delle sorprese liete di questa prima parte della stagione è sicuramente l’Empoli di Maurizio Sarri e del patron Fabrizio Corsi. Proprio il presidente, dopo il successo di prestigio ottenuto domenica scorsa, in casa, contro la Lazio, è stato intervistato a Radio Rai e ha fatto un po’ il punto della situazione sull’ambiente toscano, sul mercato e sui nomi che rappresentano al meglio lo spirito Empoli, partendo dal sanguigno tecnico napoletano, a cui di recente ha rinnovato il contratto.

Noi valutiamo gli allenatori per come preparano le partite e come lavorano dal martedì alla domenica, da come preparano i ragazzi, da come li crescono” ha spiegato, dato che la firma per il rinnovo era arrivata in un periodo in cui l’Empoli aveva incamerato tre sconfitte consecutive “Dopo la terza sconfitta sono andato da Sarri a dirgli che gli avrei rinnovato il contratto e che ci salveremo perché lui è un grande allenatore“.

Punto di forza dei toscani senza dubbio i tanti giovani di valore che hanno nella rosa. “Noi puntiamo sul settore giovanile perché è la nostra tradizione. Vogliamo valorizzare i giovani indipendentemente dalla categoria in cui gioca la squadra” ha precisato il presidente “Abbiamo diversi ragazzi che vengono dal settore giovanile, anche stranieri che però sono arrivati da noi a 14-15 anni e quindi possono essere considerati pure loro italiani“. Oltre a Rugani, Sepe, Verdi, il numero uno Corsi ha ricordato anche altri suoi calciatori “Abbiamo diversi giovani che al momento appaiono meno ma ieri, per esempio” facendo riferimento alla vittoria sulla Lazio “Laxalt e Zielinski sono stati decisivi e questo grazie al lavoro di Sarri e del suo staff. Ci salveremo anche in virtù della crescita di qualche ragazzo che arriva a questi palcoscenici“.

Già, proprio la Serie A sembra un set grande, forse enorme, per l’Empoli. “La Serie A è un palcoscenico straordinario, magari un po’ troppo per noi, ma ci siamo. In Italia dovremmo essere più coraggiosi con i giovani calciatori. Ad esempio, lo scorso anno in Serie B c’erano una ventina di giovani che potevano giocare tranquillamente in A e, viceversa, ce ne sono alcuni in A che faticherebbero in B. Ci stiamo facendo male da soli, dovremmo imparare dai tedeschi dove gli under 21 vanno in campo e anche due dei nostri sono titolari in Bundesliga“.

Un giovane che forse troverebbe spazio anche in una grande, come la Juventus, è Daniele Rugani, di recente convocato dal ct Antonio Conte nella nazionale maggiore. La conferma arriva direttamente da Corsi: “La Juve ha messo gli occhi anche su altri ragazzi. Daniele è un ragazzo straordinario” ha precisato il presidente “lavora un’ora in più al giorno e sta influenzando positivamente anche altri giocatori, come Barba. Per lui c’è già un accordo di massima con i bianconeri, che raggiungerà il prossimo anno“.

Infine, chiusura sui 22,5 milioni di tagli al calcio da parte del Coni “è un segnale della crisi e non vedo perché il calcio non debba essere coinvolto. Ma mi auguro che non vadano a penalizzare i vivai, perché bisogna esaltarli, non deprimerli“.