La bufera del calcioscommesse è ad una svolta. Dopo l’intercettazione di una chiamata di Pulvirenti, che parla di orari dei treni riferendosi al numero di maglia di un determinato giocatore, ora sembrano avvicinarsi i primi verdetti.

Secondo La Gazzetta dello Sport, infatti, Catania e Teramo (Serie B), Savona, Torres e Vigor Lamezia (Lega Pro) e Brindisi (Serie D) rischiano la retrocessione dai rispettivi campionati per calcioscommesse.

Il procuratore Palazzi, in merito a quanto emerso dalle indagini della Procura di Catanzaro, ha addebitato la responsabilità diretta ai seguenti club: Vigor Lamezia, Torres, Brindisi, Teramo, Savona e Barletta. Quest’ultima, però, è già scomparsa per problemi finanziari.

Non è messo meglio il Catania: Palazzi, infatti, ha richiesto la responsabilità diretta per le gare con Latina, Avellino, Livorno, Varese, Trapani e Ternana. Nell’atto, non è nominato alcun giocatore di queste sei squadre perché sono ancora persone non identificate: sono in corso accertamenti, quindi qualsiasi giocatore potrebbe finire nell’occhio del ciclone.

Non è finita qua: se Brescia-Catania dovesse essere giudicata come partita regolare, i lombardi avrebbero forti possibilità di essere ripescati in Serie B, ai danni proprio del Catania o del Teramo.

Si salva il Messina: nessun giocatore è indagato e potranno dunque essere riammessi in Lega Pro. Al presidente del Catanzaro, Giuseppe Cosentino, è stata invece contestata l’omessa denuncia per il match con il Barletta dello scorso 1 Aprile.