Fonte: calcioscouting.com
Nostra chiacchierata con il Mister Roberto Benesperi, Maestro della Tecnica di un noto club professionistico toscano e collaboratore dell’A.S.D. Maliseti-Tobbianese, società partner del progetto CalcioScouting.
Ciao Roberto, innanzitutto grazie per la tua disponibilità. Hai da pochi giorni concluso a Maliseti il tuo interessante Camp Estivo, che abbiamo avuto il piacere di vedere con i nostri occhi. Come valuti questa esperienza?
Senza alcun dubbio molto positiva. L’idea era quella di organizzare in una settimana un Micro-ciclo Tecnico-Tattico d’alto livello con contenuti specifici a partire dal Dominio della palla per arrivare alla Tattica individuale cercando di svilupparla per Principi e non per schemi.
All’interno del tuo campo abbiamo potuto notare attività che impegnano molto i ragazzi, non solo dal punto di vista motorio e metabolico, ma anche cognitivo. Spazio, tempo, coordinazione, e molta tecnica. Come reagiscono i ragazzi a questi input?
Bene. Ogni proposta di lavoro deve avere un obiettivo specifico Primario, cercando di non tralasciare mai l’aspetto Motivazionale che diventa fondamentale per l’abnegazione totale di ogni singolo calciatore, questo vale per il giocatore più talentuoso che per quello meno.
Il tuo ruolo all’interno di un società professionistica italiana di alto livello è quello di “maestro della tecnica”. Puoi spiegarci quali sono i requisiti essenziali di questa figura professionale?
In Italia questo ruolo e’ poco conosciuto a differenza che all’estero. È’ fondamentale saper scomporre il Gesto ed avere l’abilità dimostrativa corretta . Ovviamente la creatività’ e la capacità di correggere diventano fondamentali.
Quali sono le caratteristiche che un allenatore dovrebbe possedere per potersi ritenere adatto a questo compito così importante e di responsabilità?
Passione , Competenza e Tanta pazienza.Credo comunque che il bravo istruttore sia quello che riesce ad essere ‘Empatico’ qualità fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Se dovessi utilizzare 3 parole per descrivere gli obiettivi di un settore giovanile che funzioni, quali sceglieresti?
Programmazione- Competenza – Progettualità .
Ma è proprio così difficile investire e fidarsi dei nostri ragazzi e, soprattutto, quanta importanza viene ancora oggi data al risultato di campo a discapito della “formazione”?
Credo che nei vivai Italiani ci siano Fior di giocatori , basta avere il coraggio di dargli fiducia. Il risultato è importante, inutile negarlo, ma la non Formazione spesso è dettata dalla poca competenza.
Il gioco del calcio ha subito un’evoluzione negli ultimi decenni. Il gioco espresso dalle squadre è sempre più frenetico, squadre corte, velocità del gioco, pressing, fisicità, ecc. Secondo la tua esperienza e la tua formazione quali caratteristiche deve avere il calciatore moderno per esprimersi al meglio in un simile contesto di gioco?
Essendo dimezzato lo spazio e quindi il tempo il giocatore moderno dovrà possedere una tecnica superiore ed un aspetto cognitivo evoluto e veloce.
Come sai, il nostro progetto e metodo di lavoro (TT-CM) in collaborazione con A.S.D. Maliseti-Tobbianese prevede la possibilità di realizzare relazioni tecniche integrate sui giovani calciatori ed una preparazione psicologica supportiva all’atleta. Può, questo modello di Scouting, essere applicato con successo in realtà professionistiche?
Certamente. Sarebbe sicuramente un valore aggiunto.
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