Francesco Bardi non sta vivendo un buon momento al Chievo. Con la pausa per le Nazionali, invece, il portierino toscano è sembrato rinato. Già, perché dopo mesi di sostanziale inattività a Verona sponda Chievo, in U21 si è visto il ragazzo di cui si parla bene da almeno due stagioni. Prestazioni convincenti, poche sbavature, nessuna colpa sui gol subiti sia contro la Germania che contro la Serbia.

Queste due amichevoli sono servite all’ex Livorno per riacquistare fiducia, che in questo periodo è sicuramente mancata a lui, ma soprattutto a Maran, suo allenatore a Verona, che gli ha preferito il più “stagionato” Bizzarri. Per il momento il tecnico ex Catania sembra aver avuto ragione, ma ora che la salvezza è lì ad un passo è possibile che Bardi possa venire impiegato più spesso, anche perché nelle nove presenze stagionali ha sì avuto dei bassi, ma anche degli alti: chiedere a Higuain, a cui ha parato un rigore alla seconda giornata, ma anche a Pinilla, ha cui ha neutralizzato un penalty il 26 ottobre scorso. Troppo poco evidentemente.

A gennaio il ragazzo sarebbe anche potuto andare via, si è parlato di Bologna e Palermo, ma ha preferito rimanere in Veneto, con la voglia e la speranza di riprendersi il posto da titolare. Il suo futuro ha numerosi punti interrogativi, che nei mesi che mancano alla fine della stagione spera di risolvere, anche perché l’Inter, che possiede il suo cartellino, ora non sembra più così sicura da affidargli il “dopo Handanovic”. Si vocifera infatti che in caso di cessione dello sloveno i nerazzurri potrebbero virare su Perin, coetaneo di Bardi, che al momento sembra il ’92 più pronto ed affidabile, senza contare che anche Sportiello sta facendo bene. Al momento, appunto, chissà che Bardi non riesca a far cambiare idea a tutti, Maran e dirigenza Inter compresi. Anche perché, quest’estate, c’è un Europeo U21 da giocare, in cui lui dovrebbe essere titolare, sempre che non venga chiamato Perin per soffiargli il posto in Nazionale U21, e chissà, anche nell’Inter che verrà.