Qualche volta l’agettivo “predestinato” viene usato con eccessiva disinvoltura da giornalisti e osservatori, ma nel caso del napoletano Rolando Mandragora nessuno ha paura di esagerare. In una lunga intervista rilasciata a Paolo Pegoraro di Eurosport l’osservatore Antonio Barbato, il primo a credere nel centrocampista genoano, non nasconde la propria soddisfazione per la parabola ascendente del ragazzo allevato dalla Mariano Keller del presidente Righi: “Il Rolando Mandragora vero non l’avete ancora visto”

“E’ un metodista, ha qualcosa di Fabio Liverani ma anche di Thiago Motta: tutto mancino, il destro non lo usa nemmeno per salire sull’autobus; ma non è solo abile a distruggere il gioco, sa impostare dettando i tempi alla squadra. Contro la Juve ha rispettato le consegne tattiche di Gasperini”.

“Un ragazzo ‘mentalizzato’, una persona seria che rispetta le regole; viene da una realtà complicata come Scampia ma la sua è una famiglia per bene. Non mi aspettavo nemmeno io che nel giorno del suo debutto in A oscurasse alcuni dei migliori centrocampisti d’Europa, e occhio ai suoi margini di miglioramento”.