I ragazzi under 13 del Pordenone stanno vivendo un sogno, anche lo staff della squadra si dicono increduli. Già dopo la vittoria ai gironi con la Dinamo Zagabria per 2 a 0, che ha permesso ai neroverdi di raggiungere direttamente la semifinale, i ragazzi sono stati premiati con qualche ora di svago in un acquapark della capitale. Ma mai potevano aspettarsi un risultato simile, nemmeno nella competizione ospitata proprio nella città friulana era mai stato raggiunto un risultato simile. Durante la finale i ragazzi dell’Udinese non hanno mai smesso di supportare i loro vicini e anche grazie a questo, il Pordenone ha iniziato a credere davvero all’impresa. 23 campionati d’Ungheria per MTK, ma i naoniani sono scesi in campo a testa alta e non si sono fatti intimorire, vincendo alla fine 1 a 0. Ma c’è un’ulteriore sorpresa per i piccoli ramarri, gli allenatori ungheresi hanno indicato Giulio Doratiotto come miglior giocatore della competizione, per questo i pordenonesi si portano a casa un ulteriore trofeo. Il miglior marcatore della categoria invece è stato Kahvic Alexandar della Dinamo Zagabria, miglior portiere Tóth Alexander dell’MTK.
Anche nell’Under 15 in finale c’era una formazione italiana, si tratta del Venezia che si è arreso con la Romania solo dopo un’estenuante lotteria dei rigori. La stella del torneo è stata Ababakar Abdul Kayyoum proprio dei leoni, osservato d’eccezione anche dagli scoutman sugli spalti. A parare il rigore decisivo e a guadagnarsi così il titolo di miglior portiere, Razvan Sava della nazionale Romania. Il miglior marcatore va a Tarik Smatic dell’IFK Göteborg.
Note di merito sicuramente alla Romania e al Venezia. Ai primi perché nonostante la conquista del titolo, hanno avuto la sensibilità di applaudire e cantare a gran voce per FK Lokomotíva Košice durante la consegna della coppa per l’ultimo posto. I ragazzi slovacchi sono stati così consolati da dei tifosi d’eccezione. Al Venezia invece va riconosciuto un altro gesto di grande fair-play, alla fine della cerimonia di premiazione, quindi lontana dagli sguardi di tutti, giocatori e staff sono andati personalmente a stringere la mano e a congratularsi con tutta la squadra nazionale della Romania, che ha apprezzato molto il gesto e ha ricambiato pronunciando anche qualche parola in italiano evidentemente commossi.
Tutto questo è avvenuto in piena linea con il progetto dell’Unione Europea “Briswa” per la lotta al razzismo che quest’anno ha sostenuto il Gallini magiaro.
Appuntamento a Pordenone per Pasqua 2017, con il Pordenone che a questo punto dovrà difendere il titolo conquistato in terra ungherese. Ma non è tutto, gli addetti ai lavori hanno ricevuto non solo complimenti ma anche richieste per espandere ancora di più il Gallini organizzando altri tornei di qualificazione all’estero. La Gallini World Cup è pronta dunque per ulteriori sfide.
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