Conferenza stampa, alla vigilia del match amichevole con l’Ungheria, per il ct dell’Italia Under 21Gigi Di Biagio. Per gli azzurrini sarà un test importante, soprattutto per chi trova meno spazio nel club d’appartenenza. Di seguito le parole del ct azzurro.

IMPORTANZA DELLA PARTITA

“Amichevole? Nella mia vita non ho mai concepito questo concetto, anche quando si perde una partitella in allenamento voglio vedere la squadra arrabbiata, bisogna avere sempre lo stesso atteggiamento se si vuole crescere, anche se non si sta giocando una gara che porta punti. Solo prendendo tutte le partite allo stesso modo si diventa grandi giocatori, solo in questo modo, per esempio, si può arrivare a giocare al Bernabeu davanti ad ottantamila spettatori senza subire il peso di fattori ambientali.

CONSIGLI AI SUOI RAGAZZI

Noi abbiamo bisogno di questi test, tanti ragazzi non giocano in campionato ed hanno di conseguenza poco minutaggio, quindi giocare due partite consecutive può solo fare bene. La realtà dice che molti di loro giocano in Serie A, ma poi in realtà non giocano, devono farsi trovare pronti e cioè allenarsi bene come fosse una partita e poi dimostrare quanto valgono quando vengono chiamati in causa. Ho parlato con qualcuno di loro e gli ho consigliato di prendere in considerazione la possibilità di andare a giocare in B, perché è inutile stare in Serie A e non scendere mai in campo. Non si migliora e si perde anche la possibilità di essere convocati. Abbiamo un nuovo gruppo, ma hanno dato subito risposte positive. 

COLLABORAZIONE TRA NAZIONALI

“La collaborazione tra le Nazionali è continua. Ci sono ragazzi che magari pensano che la mancata convocazione in Under 21 sia una bocciatura, ma non è così. Devono rendersi conto che a volte c’è una precisa volontà di mandarli prima con il ct Guidi e non appena dimostrano e giocano bene con l’Under 20 vengono qui e giocano. E già nei prossimi giorni potrebbero esserci delle novità. Pellegri? Per adesso è con l’Under 19. Sta giocando in Serie A e sta facendo bene, ma deve dimostrarlo anche in Nazionale, perché se non fa bene con l’Under 19 in Under 21 non viene. I ragazzi devono capire che c’è un percorso da seguire e la maglia azzurra è sempre importante. Che sia la Nazionale A o l’Under 15”.