La redazione di FootballScouting è orgogliosa di presentare la nuova rubrica “Scaglie di Grana”, scritta da Giuseppe Granara, ex capitano del Cagliari Primavera che ha scelto di approdare negli States per costruirsi un piano B tra studio e calcio grazie ad una borsa di studio che lo ha portato a studiare presso la Oral Robert University di Tulsa, Oklahoma.

Quinto appuntamento con il racconto del nostro amico Granara. Oggi tocca alle regole, strane e bizzarre, del Soccer americano!

“…Oh say does that star spangled banner yet wave,

For the land of the free, and the home of the brave.”

Sono gli ultimi due versi dell’inno americano, che viene cantato prima di ogni evento ufficiale, partite di calcio comprese.

Insomma, si fa sul serio: dopo aver dato un’infarinata generale, vediamo più o meno cosa è il calcio giocato qua.

SCAGLIE DI GRANA: LE REGOLE BIZZARRE DEL SOCCER

Innanzitutto, ci sono alcune regole che per noi non sono comuni:

-Se al 90° si è in parità, si giocano i supplementari col golden gol (il primo che segna vince). L’overtime prevede due tempi da 10 minuti. Se persiste il pareggio, tutti contenti con un punto a testa.

Io non sapevo di questa regola, nessuno me ne aveva parlato. Dopo i primi 90 minuti della prima di campionato eravamo 1-1 con Wisconsin University. L’arbitro fischia e io, da buon sportivo, do la mano al guardialinee, che quasi si offende e mi dice che non gli è permesso avere un contatto coi giocatori. Mi guardo intorno e vedo che son l’unico scemo che ancora non si sta bevendo un gatorade in vista dei supplementari.

Mazzata psicologica.

Crampi.

Gatorade.

Primo supplementare.

-Il numero delle sostituzioni è illimitato, con l’unica restrizione è che un giocatore può rientrare in campo nel tempo in cui è stato cambiato ma non nel primo tempo.

Se non avete capito una mazza avete ragione. Facciamo un esempio. Per assurdo, la partita di un giocatore potrebbe essere questa:

1°: titolare

Metà primo tempo: sostituito, deve rimanere in panca fino all’intervallo

46°: di nuovo in campo dal primo minuto

Metà secondo tempo: ri-sostituito

Quasi finito il secondo tempo: rientra un’altra volta

Primo supplementare: parte dall’inizio e viene sostituito

Secondo supplementare: rientra.

Un macello.

-Il tempo è quasi effettivo, cioè viene fermato dall’arbitro in diverse occasioni: quando c’è un cartellino, quando c’è un gol, o un fallo con la barriera, o quando deve discutere con qualcuno… insomma sto cronometro è sempre fermo. Però quei secondi di recupero per respirare son fondamentali.

In generale tutte queste regole sono ideate per permettere al gioco di essere molto atletico e molto fisico. C’è da dire che questo rende le partite veramente divertenti da giocare, con continui cambi di fronte e palloni avanti e dietro.

Giusto un dato: io sono un centrale di difesa, e di solito si dice che noi centrali di difesa ce ne stiamo parcheggiati dietro a randellare, mentre Alex Sandro, una specie di treno con le gambe, è il giocatore che correva di più in serie A la passata stagione, poco più di 11 km a partita. Quest’anno, in una partita con doppio overtime contro Missouri State io ho corso poco più di 13 km. Da centrale di difesa eh. Un motorino.

SCAGLIE DI GRANA: IN CAMPO COL GPS

Siamo costantemente monitorati: giochiamo con un chip sul torace, dimensione di una chiavetta USB, che registra chilometri, accelerazione, velocità, battiti cardiaci e forse anche quante volte siamo andati in bagno nell’ultimo mese, ma su questo ancora non ho documenti.

Fatto sta che qua hanno la passione per i numeri. Ma proprio tutti i numeri.

3-4-3, 5-3-2, 3-3-2-2, 5-5-5 alla Oronzo Canà… contano tutto, dai tiri fatti alla percentuale di contrasti aerei vinti.

SCAGLIE DI GRANA: LIVELLO DILETTANTE

Il livello calcistico che ho visto per ora è da serie D: tecnicamente e tatticamente chi viene dall’Italia o in generale dall’Europa è molto ben preparato, è solo questione di abituarsi alla fisicità. Le borse di studio per gli studenti internazionali sono ottime, i coaches sanno che gli italiani in particolare sanno come si gioca a calcio.

Cosa importante: noi siamo in NCAA Division I ma in una conference abbastanza piccola e centrale (Tulsa è in Oklahoma), quindi siamo lontani dalle coste, sia est che ovest, da dove vengono le squadre più attrezzate. Credo sia una questione più culturale che altro: le coste son più europee, mentre il centro è terra di cowboys, football, rodei e musica country da ballare con gli stivali di pelle di coccodrillo.

SCAGLIE DI GRANA: ARBITRI, MONDO A PARTE

Gli arbitri sono una questione a parte. L’NCAA non permette di parlare di loro, specie se per contestare le loro decisioni, ma faccio uno strappo alla regola e vi dico che di solito lasciano giocare tanto. A parte qualche contrasto più duro del solito, questa è una figata: mai più simulazioni e perdite di tempo inutili, le partite si giocano sempre al massimo.

Insomma, si può dire che il calcio in America è strano, poco teorico, sorprendente…ma ha anche dei difetti.

Una volta imparato il sistema ci si diverte.

Crampi nell’overtime permettendo.