La Federazione e i club stanno spingendo per lo scouting e la rivalutazione dei settori giovani nazionali: raduni e provini restano uno strumento essenziale per questa missione, ma non tutti sono al corrente dei cambiamenti regolamentari in materia. La redazione di footballscout24 con l’aiuto del Dr. Giancarlo Giannandrea, Resp. Scuola calcio e scouting dell’A.s.d. Poggio degli ulivi – R. Curi, prova a colmare questa lacuna.

Cos’è cambiato nell’ultimo anno in materia di provini di settori giovanili?

Partiamo da quelle che sono le norme della Figc, vi rammento in breve che: il 1 luglio di ogni anno viene emesso il comunicato n.1 del settore giovanile e scolastico, una sorta di vademecum della stagione, per i club dilettantistici e professionistici per quel che riguarda le regole da rispettare per il settore giovanile e le scuole calcio.
Entro nel merito dei Provini, articolo 2 Attività giovanile Agonistica, paragrafo 2.6 Raduni e provini per giovani calciatori.

Raduno Giovani calciatori, riguarda i giovani calciatori di età non inferiore ai 12 anni e non superiore al limite massimo previsto per la categoria Allievi, quest’anno classe 1998.

Bisogna ottemperare a tali requisiti:
a) con la collaborazione di quale club professionistico viene richiesto di svolgere tale raduno

b) i nominativi del Dirigente e del Tecnico responsabili dell’organizzazione del raduno per conto delle due società opportunamente tesserati per le rispettive società

c) categorie e classi d’età interessate, indicando per ciascuna il numero dei partecipanti

d) sede del raduno, con indicazione dell’impianto di gioco omologato che dovrà essere coincidente con la sede della società richiedente

e) la data e l’orario del raduno che dovrà tener conto degli obblighi scolastici dei ragazzi

f) modalità di svolgimento del raduno e modalità di selezione previste (p.e. svolgimento di una gara della durata di 2 tempi di 40’ ciascuno)

g) il nominativo del medico presente durante il raduno

Deve essere garantita per ogni calciatore la partecipazione di almeno un tempo di gioco.

I comitato regionali territorialmente competenti, dopo aver accertato l’espletamento di tutte le formalità da parte delle società richiedenti, rilasceranno tale autorizzazione nel comunicato ufficiale della settimana, della propria regione.

Tale raduno prevede da questa stagione una nuova norma, che riporto:

Per l’organizzazione dei raduni selettivi la Società interessata deve richiedere preventiva autorizzazione al comitato Regionale competente per territorio tenendo conto delle seguenti limitazione riferite ai raduni fuori della propria regione di appartenenza (in collaborazione con altra società):
– per le società professionistiche (massimo 1 raduno per provincia)

– per le società dilettantistiche ( massimo 4 raduni per stagione sportiva)

provini presso le società (Giovani calciatori sottoposti a prova)

Vengono considerati “Provini”, le modalità con cui una società, con il fine di approfondire la conoscenza di un giovane calciatore selezionato e verificare con maggiore consapevolezza la scelta effettuata, convoca un giocatore di un’altra società presso la propria struttura per “sottoporlo a prova”, prevedendo l’inserimento in un gruppo-squadra.

Le società possono sottoporre a prova un giovane calciatore di età compresa tra i 12 anni anagraficamente compiuti ed i 16 anni, purché venga rilasciato regolare “nulla osta da parte della società di appartenenza e che il giovane calciatore sia residente nella medesima regione o in provincia limitrofa di regione confinate;
Soltanto alle società che dimostrano di essere in possesso dei sotto indicati specifici requisiti può essere concessa la possibilità di sottoporre a prova i giovani calciatori residenti nella medesima regione di età compresa tra i 10 anni compiuti ed i 12 anni e/o sottoporre a prova giovani calciatori di età compresa tra i 12 e i 16 anni provenienti da altra regione.

I requisiti richiesti sono i seguenti:
a. possesso dei requisiti minimi per il Riconoscimento come “Scuola di Calcio”;

b. presenza di un tecnico con qualifica federale nel gruppo squadra in cui viene inserito il bambino.

c. situazione disciplinare adeguata – relativamente a tecnici e dirigenti della società.
d. presenza di un esperto di aspetti socio – relazionali (Psicologo dello sport).

Tale raduno prevede da questa stagione una nuova norma, che riporto:
Le società devono attenersi alla seguente procedura:

a. le società che intendono “sottoporre a prova” un giocatore, chiedono autorizzazione preventiva al Settore Giovanile e Scolastico, entro e non oltre il 30 Novembre 2014.
b. Il settore giovanile e scolastico, autorizza le società richiedente tramite la pubblicazione di un comunicato ufficiale nazionale;
c. Deve inviare comunicazione informativa al settore giovanile e scolastico entro le 24h dallo svolgimento di tale prova.

d. Alla fine di ogni mese le società, devono inviare al SGS un report dei calciatori sottoposti a prova.
Le società autorizzate a sottoporre a prova i giovani calciatori in età compresa tra i 10 e i 12 anni, possono utilizzare i giovani anche in occasione di gare amichevoli e/o Tornei della categoria Esordienti nel numero massimo di tre calciatori.
L’elenco stilato dal Settore Giovanile e Scolastico delle società professionistiche e dilettantistiche, che nella stagione sportiva 2014-2015 hanno avuto l’autorizzazione a “Sottoporre a prova” i giovani calciatori in età compresa tra i 10 anni compiuti e i 16 anni:
Atalanta, Fiorentina, Genoa, Inter, Milan, Sampdoria, Virtus Entella, Chievo Verona, Juventus, Napoli, Sassuolo, Bologna, Asd Liventinaagorghense, Sacilese calcio ssd, Alessandria,Ancona,Forlì,Asd Giorgione calcio 2000, Grosseto, Montebelluna 1919, Pordenone, Roma, Salernitana, Spezia, Vicenza, Avellino, Academy Udinese asd, Brescia, Como, Cremonese, Livorno, Ss Maceratese, Modena, Parma, ASD Poggio degli Ulivi – R.Curi, Varese

2. Le Società autorizzate a sottoporre a prova giovani calciatori in età compresa tra i 12 anni compiuti e i 16 anni, residenti nella medesima regione o in provincia limitrofa di regione confinante rispetto alla sede della società, sono le seguenti:

UC ALBINOLEFFE Srl
SSDARL BIANCOSCUDATI PADOVA

Il Settore Giovanile e Scolastico, in riferimento alle succitate norme per autorizzare a sottoporre a prova giovani calciatori, ha concesso una autorizzazione parziale, limitata alla possibilità di sottoporre a prova giovani calciatori in età compresa tra i 12 anni compiuti e i 16 anni, anche se provenienti da altra regione, per la stagione sportiva 2014/2015.

Le società a cui viene concessa la suddetta “Autorizzazione parziale” sono le seguenti:

ASCOLI PICCHIO, DELFINO PESCARA, AC RENATE.

Perché a tuo parere è stata introdotta questa novità?

Le due novità sono rilevanti, poiché si sta cercando sempre più di vigilare su quelli che sono i fenomeni dei raduni e provini, che come ben descritto sopra, sono due cose ben differenti.
I raduni esistono da sempre, è sono un mezzo per le società professionistiche di osservare i migliori talenti delle società dilettantistiche durante una partita.

Da anni oramai seguo i raduni di club dilettantistici svolti in collaborazione con club professionisti, negli anni ne ho organizzati due nella regione Abruzzo per club professionistici, per il Milan nel 2011 e per il Genoa nel 2013. Ritengo dalle varie esperienze svolte, che nei raduni molte volte non si riesce a vedere il giocatore, rispetto a quando si va a osservare il calciatore che disputa una partita con la propria squadra, poiché prima di svolgere un raduno i fattori possono essere diversi, ne cito alcuni che ho avuto modo di riscontrare:

– La stanchezza del giocatore ,poiché svolge l’amichevole dopo aver svolto delle ore di scuola
– Il tipo di pasto(spesso e volentieri un panino)
– Gli orari e le disponibilità degli impianti sportivi
– Il Fattore X, il più delle volte non si conoscono nessuno degli 11 compagni di squadra che svolgono l’amichevole.
– L’ansia da prestazione.

La novità sostanziale di questa stagione è la restrizione di tali raduni, negli anni scorsi, i raduni erano liberi, ogni società ne poteva tenere durante la stagione quanti ne voleva, da questa stagione corrente è stata inserita un’importante limitazione( le società dilettanti hanno la possibilità di svolgere 4 raduni a stagione, per le società professionistiche invece la possibilità di disputare 1 raduno per provincia).

Si tende sempre più a vigilare su tali raduni, a volte vengono anche fatti senza autorizzazione ed addirittura a pagamento. Quando ne ho riscontrati raduni del genere, io con il mio club non abbiamo mai concesso il nulla osta ai nostri tesserati, perché non ritenuti etici e regolamentari.

Invece per quel che riguarda i “Provini”, secondo me sono molto utili, perché danno modo agli allenatori/Istruttori, di conoscere il giovane calciatore, sia a livello calcistico ma soprattutto a livello caratteriale, che alla lunga fa la differenza. Quindi ritengo questo istituto essenziale è molto importante per i club sia dilettantistici che professionistici.

Il calciatore secondo la mia filosofia di scouting, il giovane calciatore, deve essere prima osservato due volte nel proprio club di appartenenza, da due osservatori, incrociando così le relazioni, se rispecchiano i criteri di ricerca: variano a seconda del ruolo, dell’aspetto tecnico, comportamentale, fisico, tattico; si concede la relazione al tecnico e si provvede alla convocazione secondo la prassi sopra riportata.

Anche qui la nuova norma di dare l’autorizzazione a “sottoporre a provini” che è stata inserita in questa stagione corrente, la ritengo molto utile al fine di avere da parte del settore giovanile e scolastico FIGC, sia per una questione prettamente della copertura assicurativa, che per monitorare proprio il controllo di tali provini.

Dando un rapido sguardo all’elenco si evince che solo 33 società professionistiche, e 7 società dilettantistiche hanno avuto ricevuto l’autorizzazione.