Una giornata di campionato è appena terminata e un’altra sta per iniziare. Nemmeno il tempo di smaltire le tossine dovute alla Champions ed Europa League (in campo tra poche ore ndr), che la nostra Serie A fa capolino nuovamente tra queste giornate fredde e di avvicinamento al Natale. Certo, non sarà il massimo della spettacolo, ma il calcio italiano ci regala sempre emozioni, positive o negative che siano. Ad esempio, finalmente aggiungerei io, i giovani si stanno facendo spazio e, lasciatemelo dire ancora una volta, si tratta di una piccola rivincita verso alcuni addetti ai lavori che puntano l’indice contro il mondo pallonaro tricolore. Ok, ci sono ancora pochi italiani, ma siamo nel 2014 non nel 1930. Nonostante il derby di Milano sia stato uno dei meno belli di sempre, ho notato la grandissima prestazione di De Sciglio, quella impeccabile di Dodò, il gol di Obi e l’assist al bacio di El Shaarawy in occasione della rete di Menez.

Oltre alla sfida tra rossonerazzurri, ho visto anche il solito e inimitabile Pogba, centrocampista della Juventus che ha dato spettacolo contro la Lazio, al pari di Pereyra, somigliante a un trequartista esperto a dispetto della sua giovane età. Ho anche ammirato Mattiello, terzino sinistro sempre della compagine bianconera, che ha annichilito, dalla sua entrata in campo, il diretto avversario, andando addirittura vicino alla marcatura. E poi, come ogni giornata, devo ringraziare le società del Sassuolo, dell’Empoli, della Sampdoria e del Genoa, capaci di sfornare talenti e lanciarli nella mischia, anche perchè se un calciatore è bravo, lo dimostra anche a 17-18 anni. Se ho dimenticato qualcuno, come Baselli dell’Atalanta o l’esordiente Somma della Roma, chiedo scusa. Almeno, e chiudo, non si dica che l’Italia non fa giocare i giovani (in generale ndr), perchè è un’altra leggenda metropolitana che si stampa sui tanti libri stampati male.