Nella famiglia Manicone la passione per il calcio ha radici lontane. Papà Antonio ha militato in diverse squadre di A e B a cavallo degli anni ‘80/’90 e attualmente è il vice-allenatore sulla panchina della nazionale svizzera. La nazione rossocrociata è nel destino anche del giovane figlio. Carlo nasce in Svizzera e calcisticamente cresce nelle fila del Team Ticino. Nel 2012 disputa il Memorial Scirea, siglando una rete nella sfida contro i pari età del Barcellona. Manicone milita nelle giovanili del club svizzero fino all’under 16, dove brilla per la sua grande capacità realizzativa.

La parentesi bianconera

Nell’estate del 2014 arriva la tanto sospirata chiamata dall’Italia. Le prestazioni di Manicone non passano inosservate agli osservatori della Juventus che lo ingaggiano in prestito con diritto di riscatto. Carlo viene aggregato alla formazione Under 17. L’avventura con la casacca bianconera parte subito col piede giusto. Media realizzativa impressionante: 7 le reti siglate nelle prime giornate di campionato. Numeri che lasciavano presagire una stagione al vertice della classifica marcatori. Nella seconda parte di stagione il rendimento cala. Ciò nonostante, a fine stagione saranno 11 le marcature realizzate.

La seconda chance in Italia

Come di consuetudine, a fine campionato è tempo di bilanci. Manicone è uno di quei giocatori in bilico e la dirigenza juventina decide di non esercitare il diritto di riscatto. Il mancato riscatto poteva rappresentare una grande delusione calcistica per il giovane calciatore. Per Carlo arriva subito una proposta da cogliere al volo. L’Empoli decide di puntare sul giovane bomber.  Nella prima stagione in Primavera con i toscani, Manicone è uno dei tanti elementi classe ’98 in gruppo formato principalmente dai ’97.  Viene spesso impiegato a gara in corso e a fine stagione saranno 6 le reti in 14 presenze. Carlo si mette in mostra anche alla Viareggio Cup, dove negli ottavi di finale realizza la rete del pareggio contro il Torino.

Viareggio Cup 2017 da protagonista

Nella stagione in corso, Manicone riceve la fascia da capitano da mister Dal Canto e diventa leader carismatico della squadra. La media realizzativa è importante: 1 rete ogni 2 partite. La definitiva consacrazione arriva alla Viareggio Cup. Dopo aver saltato le prime due partite del torneo, Carlo va subito a segno nell’ultimo match del girone contro l’Ascoli. Fascia da capitano al braccio, guida la cavalcata dell’Empoli fino all’ultimo atto. Manicone realizza altre due reti di pregevole fattura: destro dal limite dell’area contro la Spal nei quarti di finale e incornata su cross di Seminara nella finalissima contro il Sassuolo. Le ottime prestazioni fornite al Viareggio permettono a Manicone di ricevere il premio Golden Boy, quale miglior giocatore del torneo. Insieme al partner d’attacco Andrea Zini forma un attacco esplosivo per la categoria. Oltre 30 le reti messe a segno in stagione della coppia-gol. Manicone è un attaccante completo e la sua dote migliore è la finalizzazione. Classica prima punta, è abile a giocare di sponda e nello stretto.

A fine stagione Manicone sarà svincolato. Per lui si apriranno diverse opportunità di mercato. L’Empoli ci penserà due volte prima di lasciarsi sfuggire un talento dall’elevata capacità realizzativa. Se la società toscana dovesse riuscire a conquistare la salvezza in anticipo, Carlo è il maggior indiziato a esordire in prima squadra. Le sue prestazioni non saranno passate inosservate agli osservatori federali. La chiamata in Under 19 è tutt’altro che un’utopia. L’unica chiamata nelle selezioni giovanili azzurre risale al Torneo dei Gironi del 2014.  A suon di reti Manicone vuole imporsi nel campionato italiano e con la maglia della nazionale.

Scheda

Nome: Carlo Manicone

Ruolo: Prima punta

Data di nascita: 26/01/1998

Luogo di nascita: Svizzera

Nazionalità: Italia

Piede: destro

Altezza: 1,82

Scadenza di contratto: 2017

Squadra: Empoli