Continua il momento no dell’Avellino di mister Claudio Luperto, che dopo aver subito una dura sconfitta per 6-0 contro l’Empoli, non è riuscito a rialzare la testa nello scontro diretto contro il Vicenza, vittorioso per 2-3 grazie ad un tiro dagli undici metri realizzato da Cecconello.

La partita inizia, però, sotto il segno degli irpini che partono subito forte, spinti anche dalla volontà di vendicare il 6-0 della scorsa stagione, e rinchiudono nella propria trequarti gli avversari veneti, schierati con una ultra-difensiva linea a 5 in difesa; in risposta il Vicenza ci prova solo in contropiede, ma le uniche occasioni da segnalare sono solo delle conclusioni dalla distanza di Pize e Cecconello, che però non inquadrano lo specchio della porta. Ma i padroni di casa sono affamati e all’ottavo minuto di gioco riescono a sbloccare il match: Ventola, sfruttando una bella spizzata del compagno di squadra Aloia, stoppa il pallone e serve puntualmente Gagliardo, il quale è bravo nel battere il portiere avversario con grande freddezza. Il gol ha l’effetto di svegliare il Vicenza, sino ad allora particolarmente intorpidito, che si catapulta nella metàcampo avversaria alla ricerca del gol del pari, ma si trova a fare i conti con un Patella in giornata di grazia, che sventa parecchi pericoli derivanti da diversi calci piazzati. Ma è proprio sugli sviluppi di un calcio da fermo che arriva il gol del pari del Vicenza: tutto accade nei minuti di recupero della prima frazione, quando Pize calcia una splendida pennellata su punizione, seppur da posizione defilata. Le emozioni, però, non sono ancora terminate, in quanto c’è ancora il tempo per vedere il gol del nuovo vantaggio avellinese firmato dal solito Gagliardo, che concretizza al meglio un ottimo cross dalla destra di Filkor.

Dopo un primo tempo con un finale del genere, ci si attenderebbe una seconda frazione altrettanto esplosiva, ma l’Avellino scende in campo con la testa ancora negli spogliatoi, fattore che combinato al grande nervosismo in campo, fa sì che i Lupi non riescano a gestire il risultato nella maniera corretta. La molla che crea un ambiente particolarmente teso sono i molti interventi al limite da entrambe le parti, anche se quello che ne subisce di più è il centravanti dell’Avellino, Aloia, colpito particolarmente duro in alcune occasioni. La squadra di casa, però, non ne beneficia e si fa infilare per ben due volte: prima arriva il gol del pari firmato dal neo-entrato Zoppellaro, il quale è bravo nell’infilare l’estremo difensore avversario con una splendida punizione, e poi quello del sorpasso, quando Mejri commette un’ingenuità e atterra un avversario in area, per l’arbitro non ci sono dubbi è calcio di rigore; dal dischetto si presenta Cecconello, il quale realizza il tiro dagli undici metri con grande freddezza. Dopo aver girato la partita nel giro di 10 minuti, il Vicenza continua a giocare sul nervosismo, che sfocia nella mini-rissa creatasi quando il numero 16 veneto, Stocco (appena entrato al posto di Bragagnolo) colpisce Patella a palla lontana, al termine di tutto l’arbitro tira fuori il rosso ai danni del terzino irpino. Da qui in poi la partita scorre via in maniera relativamente tranquilla, con il nervosismo che si placa e il Vicenza porta a casa tre punti.

Una sconfitta pesante per l’Avellino, che rimane piantato in fondo alla classifica in coabitazione con il Crotone, mentre il Vicenza fa un balzo avanti distaccandosi di due punti.

Avellino-Vicenza 2-3 (2 Gagliardo; Pize, Zoppellaro, Cecconello) [fonte: Tuttoavellino.it]

AVELLINO (4-2-3-1): Patella; Mejri, Comentale, Lampazzi (32’ pt Rossi), Raucci; Colella De Santis (24’ st Riccio), Filkor; Martino, Gagliardo (34’ st Luciano), Ventola; Aloia. A disp.: Rizzo Giu., Cossentino, Vincenzi, Vitale, Petruccio. All.: Claudio Luperto.

VICENZA (3-5-2): Kerezovic; Bragagnolo (24’ st Stocco), Gambasin, Edge; Corà, Camilli, Pize, Facioni, Romio; Cecconello, Bartulovic (13’ st Zoppellaro). A disp.: Scarsella, Rizzo Gio., Paganin, Sitta, Suman. All.: Massimo Beghetto.

ARBITRO: Viotti di Tivoli; Guardalinee: Mazzei-Antonacci.