Il Memorial Valentin Granatkin è dedicato a Valentin Granatkin, uno dei più importanti sportivi non solo della Russia, ma di tutto il panorama mondiale.

Ciò che caratterizza ancora di più l’ex portiere della Nazionale di calcio e di hockey russa non sono le grandi prestazione sul prato verde o sul ghiaccio, ma il grande impegno profuso per la Fifa sin dal momento della sua elezione a vicepresidente dal 1946 fino alla sua morte nel 1979. Per questo motivo nel 1980 il presidente della Fifa Joao Havelange ha deciso di intitolare a Granatkin una competizione annuale tra le selezioni nazionali, appunto il Memorial Valentin Granatkin.

La prima e la seconda edizione, a cui parteciparono 6 squadre, furono tenute a Mosca, mentre dal 1983 la sede venne stabilità a Leningrado, l’attuale San Pietroburgo, dove tutt’oggi ogni prima e seconda settimana di gennaio si tiene la competizione. Solo nel 1988, 2004 e 2005 ci fu un ritorno a Mosca. Da ricordare poi come il Granatkin, per motivi non prettamente calcistici, fu sospeso dal 1992 al 2001. Questi anni di stop servirono alla delegazione organizzatrice per variare il format della competizione: dalle 6, 5 nell’edizione 1992, si passò a 8 partecipanti, divise in 2 gruppi da 4. Un’ulteriore cambiamento avvenne invece nella ventiquattresima edizione, quella del 2012, in cui le selezioni partecipanti salirono a 12. La dozzina di partecipanti fu solo una tappa nell’evoluzione del Memorial Valentin Granatkin, che dal 2013 al 2015 accolse ben 16 iscritti, prima di fissare la quota a 14 nel 2106.

Sono tre le linee guida ogni anno da chi organizza il Memorial Valentin Granatkin:

  1. Far si che i giocatori under 21 si facciano trovare pronti alla chiamata con la Nazionale maggiore
  2. Promuovere il calcio in Russia
  3. Creare, o stringere, nuovi rapporti tra le varie Nazionali

Non solo però Nazionali partecipano al Memorial Valentin Granatkin. Dal 2012 infatti troviamo presente tra le partecipanti una selezione di atleti di giocatori, ovviamente under 21, di San Pietroburgo.

 

REGOLAMENTO

Prenderemo in esame, come è ovvio e giusto che sia, la regolamentazione usata per l’edizione più vicina a noi dal punto di vista temporale. Le 14 partecipanti al Memorial Valentin Granatkin vengono divisi in 3 gironi, di cui A e B da 5 selezioni l’uno, mentre il C dalle restanti 4. Al termine della fase a gironi, le 3 vincitrici di ogni raggruppamento passano alle semifinali, la quarta invece è la migliore seconda. Come altri tornei, il Memorial Valentin Granatkin fa si che ogni partecipante non termini la propria corsa alla fase a gironi, ma che prosegua per tutta la competizione. Per questo le altre due seconde si giocheranno il 5°/6° posto. Le due migliori terze andranno a scontrarsi per la settima ed ottava posizione, con conseguente match tra le altre due terze per nona e decima piazza. A chiudere troviamo i match per l’11° e 12° posto e, tra le due quinte dei gironi A e B, la partita valevole per le ultime due posizioni. Ogni partita ha la classica durata di 90′.

Nella fase ad eliminazione, per quanto riguarda le 4 finaliste mentre per le altre parleremo di match a “piazzamento”, in caso di pareggio si procederà ai calci di rigore. Da notare il numero di sostituzioni possibili per ogni selezione, 9 in totale, con 3 pause concesse nella seconda frazione per effettuarle.

 

ALBO D’ORO

A dominare l’albo d’oro del Memorial Valentin Granatkin non può che essere l’URSS con 10 vittorie conquistate tra il 1982 ed il 1991. A vincere la prima edizione fu ironia della sorte la Germania Ovest, proprio quella parte di Germania a cui la Federazione Russa non voleva che il mondo dell’est guardasse.

A seguire l’URSS nell’albo d’oro però non è la Germania, ovest o est che sia, ma la Russia con 9 vittorie (’01, ’02, ’04, ’05, ’08, ’09, ’10, ’13, ’15). A seguire sul podio proprio la Germania con 4 trofei (’81, ’92, ’06, ’07). Solo una vittoria a testa per Corea del Sud (2003), Bielorussia (2007), Finlandia (2011), Giappone (2014) e Slovenia (2016). Anche l’Italia però ha lasciato il segno al Memorial Valentin Granatkin conquistandolo nel 2012.

L’allenatore era Alberigo Evani e tra i convocati troviamo il portiere Alessandro Cragno, Matteo Ricci, Nicola Murru, Daniele Rugani, Marco Benassi, Federico Bernardeschi, Luca Garritano e Antonio Rozzi, tutti giocatori che poi stanno avendo grande fortuna tra A e B.

1881: Germania Ovest

1882: URSS

1883: URSS

1884: URSS

1885: URSS

1886: URSS

1887: URSS

1888: URSS

1889: URSS

1990: URSS

1991: URSS

1992: Germania Ovest

2001: Russia

2002: Russia

2003: Corea del Sud

2004: Russia

2005: Russia

2006: Germania

2007: Bielorussia

2008: Russia

2009: Russia

2010: Russia

2011: Finlandia

2012: Italia

2013: Russia

2014: Giappone

2015: Russia

2016: Slovenia

GIOCATORI CELEBRI

Non solo i nostri azzurrini meritano una menzione. Negli anni hanno calcato i campi del Memorial Valentin Granatkin giovani che poi hanno lasciato il segno nel calcio che conta come Marcell Desailly, Carsten Janker, Alexandr Mostovoi, per i nostalgici del Foggia da Serie A Igor Kolyvanov, Andreas Moeller.

 

CONTATTI

Per avere ancora più informazioni sul Memorial Valentin Granatkin consultare il sito ufficiale della competizione 

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