Una retrocessione arrivata con largo anticipo, e che si fa fatica a spiegare…

Lazio Primavera: la Sampdoria ha condannato i biancocelesti

Era una Lazio Primavera bisognosa di punti, quella scesa in campo contro la Sampdoria sabato scorso. Con la consapevolezza, tra l’altro, che un’altra sconfitta avrebbe compromesso, stavolta in via definitiva, una salvezza già quasi impossibile da raggiungere. I ragazzi di Bonacina erano a 6 punti dalla zona play-out, occupata da Udinese e Bologna. Due i turni rimanenti: veramente troppo poco per sperare in una rimonta per la permanenza nel campionato Primavera 1 che avrebbe avuto, a quel punto, del clamoroso. Il gol di Oliana per l’1-0 finale e la vittoria in trasferta del Verona sul campo del Sassuolo (1-3) hanno dato la certezza matematica della retrocessione. Ma come si spiega questo fallimento?

Lazio Primavera: i dati del tracollo

Le statistiche spesso sono fine a se stessi. Non per questa Lazio però. Esse rendono in maniera evidente, soprattutto per chi non ha seguito con continuità il cammino stagionale dei biancocelesti, i motivi della retrocessione nel campionato Primavera 2. Partiamo dai gol segnati: solo 28 marcature in 28 partite giocate (media di una rete a partita). Nessuno ha fatto peggio. Un po’ meglio la difesa: 44 i gol subiti. Meno di Napoli (53), Udinese (53), Genoa (51) e Sampdoria (46), ma comunque non pochi. La differenza reti complessiva dei biancocelesti è ad oggi -16, la seconda peggiore fra le sedici compagini del campionato Primavera 1 (al pari col Napoli, e seconda solo all’Udinese con -21). Solo quattro le vittorie in 28 gare disputate, di cui (paradossalmente) tre sono arrivate in trasferta. La seconda peggiore è il Bologna, con soli 5 successi all’attivo e non a caso penultima in classifica.

Lazio Primavera: qualche risultato dà rimpianti

Eppure, a ben vedere, la formazione romana non ha giocato malissimo per tutta la stagione, portando anzi a casa alcuni risultati importanti. Delle quattro vittorie sopracitate, una è arrivata alla quinta giornata contro il Napoli con un punteggio larghissimo: 5-0. Ma non solo. A fare notizia, col senno di poi, sono i successi con le grandi. Quello contro l’Inter del 27 aprile (1-3, a cui si aggiunge l’1-1 del dicembre scorso), il pari nel derby (2-2) ed anche la vittoria contro la Juve (1-3 in trasferta, ed ancora pari in casa per 1-1) risalente al lontano 27 ottobre. Prima del successo a Milano, l’ultima vittoria era datata addirittura al 2 dicembre: 1-0 in casa del Sassuolo.

Lazio Primavera: è mancato il centravanti?

Sicuramente, vedendo anche i pochi gol segnati, si potrebbe ipotizzare che la mancanza di una punta di peso sia stato uno dei tanti motivi di questa stagione da dimenticare in casa Lazio. Altro dato simbolico è infatti questo: il capocannoniere della squadra è Alessio Miceli (5 marcature), che di mestiere fa però il mediano. Dietro di lui Madiu Bari, che di gol ne conta quattro ma è anch’egli un centrocampista. Analizziamo ora le punte: Sarac è il più prolifico, con 4 reti in 18 presenze, un bottino abbastanza povero. Ma c’è chi ha fatto peggio: Al Hassan ha segnato sole due volte in 20 partite, mentre Del Signore (12 presenze) ha timbrato una sola volta il cartellino. Dati simbolici, se presi tutti insieme, che documentano a dovere il crollo di questa squadra. C’è bisogno di ricostruire, e farlo sin da subito. E intanto il campionato Primavera 2 da incubo possibile è diventato cocente realtà…

Fonte immagine principale: sito ufficiale della Lazio