Cosa resterà di questa stagione della Juventus Primavera? Forse uno dei peggiori settori giovanili di sempre per la Vecchia Signora. Vediamo insieme le possibili ragioni del crollo.

Juventus Primavera: la sconfitta col Sassuolo è solo la punta dell’iceberg

Un sabato pomeriggio, assolutamente disastroso per la Juventus Primavera. I ragazzi di Dal Canto hanno perso contro il Sassuolo con un secco 2-0, tornando a casa a mani vuote, a testa bassa e la consapevolezza che i play-off, con questo andamento, saranno un obiettivo irraggiungibile. Siamo nel pieno del rush finale di campionato, eppure i giovani bianconeri faticano ancora a trovare la giusta fisionomia in campo. Nel match contro i neroverdi, non fanno tanto notizia i gol di Carvalho e Raspadori, quanto la prestazione di Loria. L’estremo difensore della Madama si è distinto per una serie di interventi miracolosi che, oltre a regalargli il premio di MVP, hanno salvato la sua squadra da un passivo che sarebbe stato altrimenti ancora più pesante. Eppure il tonfo avvenuto per mano della formazione allenata da Tufano è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Cos’è che non va in questa Juve? Cerchiamo di capirlo insieme.

SCOMMETTI CON SNAI SCOMMESSE

 

Juventus Primavera: colpa dell’allenatore o della squadra?

Inevitabile ipotizzare, prima di tutto, che non sia stata fatta la scelta migliore per la panchina. Eppure Alessandro Dal Canto aveva dimostrato, nei suoi inizi da allenatore, una certa stoffa. Nel 2011 sfiorò col Padova la promozione in Serie A, perdendo solo ai play-off. Nonostante un paio di esperienze meno fortunate a Vicenza e Venezia (con annesso esonero) lo scorso anno, alla guida dell’Empoli aveva raggiunto la finale del Torneo di Viareggio, poi persa contro il Sassuolo. Fu così che l’anno dopo attirò l’attenzione della Juventus, che lo ingaggiò come nuove tecnico. Troppo poco per la caratura di questa squadra? Col senno di poi, sì. Mister Dal Canto si è dimostrato finora poco adeguato a guidare la formazione bianconera. Una squadra che, pur meno forte tecnicamente rispetto ad alcune compagini di categoria (vedi Inter ed Atalanta su tutte), sulla carta avrebbe dovuto raggiungere tranquillamente un posto ai play-off. Il talento di Delli Carri, Olivieri, Kulenovic e tanti altri ragazzi non è bastato. E pensare che proprio quest’ultimo, dopo mesi di anonimato, aveva rischiato di svoltare in positivo una stagione durante la Viareggio Cup.

Juventus Primavera: l’illusione della Coppa Carnevale

In campionato il croato aveva giocato solo alcuni spezzoni, non riuscendo mai ad imporsi nelle gerarchie. Poi l’exploit improvviso quanto inaspettato al Torneo di Viareggio: sei reti in sei presenze, con una media di un gol ogni 82 minuti giocati. Prestazioni di alto livello una dopo l’altra, che hanno trascinato la compagine strisciata fino alle semifinale. Un’eventuale conquista dell’ambito trofeo Primavera, avrebbe stravolto il futuro di tanti, in primis dell’allenatore. Ma a spezzare il grande percorso di coppa è stata la Fiorentina, che ha liquidato i bianconeri per 4-1, per poi lasciare comunque la vittoria finale all’Inter di Vecchi.

Juventus Primavera: si prevedono stravolgimenti

Da lì, il ritorno al solo campionato (considerando anche l’eliminazione dalla Coppa Italia avvenuta per mano dei cugini granata del Toro, altra macchia da non dimenticare), dove i giovani strisciati continuano a “giochicchiare” senza trovare la giusta continuità. Il nono posto in classifica a cinque giornate dalla fine del campionato, testimonia di una squadra senza identità e che necessita, dati alla mano, di una serie di cambiamenti importanti. Un divario così grande tra prima squadra e formazione Primavera ha fatto storcere il naso a dirigenza e tifosi. Ergo, urge presto una rivoluzione, e l’estate 2018, più della notte, porterà consiglio.

Fonte immagine principale: pagina Facebook delle giovanili della Juventus