In esclusiva per Football Scouting abbiamo intervistato Silvia Pedini, giornalista e conduttrice di Icaro Tv, con la quale abbiamo parlato della situazione delle squadre romagnole, di calcio femminile e di molto altro…

Il Sant’Arcangelo è 11° in classifica. Secondo te la salvezza è stata raggiunta?

Secondo me il Sant’Arcangelo è ad un passo dalla salvezza contando che oggi ci sarà una partita importantissima e fondamentale ed è il derby contro il Forlì. Si deciderà molto dopo questa partita. Sicuramente il Sant’Arcangelo ha più punti del Forlì ed è quasi vicina alla zona play off mentre il Forlì ha perso una partita importante domenica scorsa contro il Lumezzane. Per il Forlì l’incontro di oggi sarà uno scontro diretto per la salvezza. Mentre il Sant’Arcangelo ha perso a Padova però ha fatto una buona partita domenica quindi si il Sant’Arcangelo è più vicino alla salvezza.

Quanto manca al calcio professionistico una società storica come il Rimini?

Manca davvero molto. Penso che la piazza, i tifosi meritino molto di più. Il Rimini ha fatto la Serie B tantissimi anni fa ed ha un gran seguito e merita molto di più. Però viene da un fallimento, e la società che c’è ora che conosco è molto in gamba, soprattutto il direttore sportivo Pietro Tamai e i suoi collaboratori e il presidente. Sono persone molto serie, hanno deciso di ripartire dall’eccellenza perchè c’è un progetto a lungo termine a cui loro credono. Ora hanno 14 punti dalla seconda. Secondo me il campionato di Serie D è ad un passo. Alla fine del campionato mancano otto partite ma se vincono le prossime tre c’è la vittoria matematica e di conseguenza si andrà in Serie D. Ora ci sarà da costruire una squadra per il prossimo anno però io penso che se continuano così nel giro di qualche anno il Rimini potrà arrivare tra i professionisti.

La tua squadra del cuore è la Juventus. Secondo te qual’è stata la squadra bianconera più forte di tutti i tempi?

Non volendo andare troppo indietro con gli anni secondo me la Juventus più forte è stata quella di Conte. In parte è anche quella che c’è adesso però la Juve più forte è stata la squadra che aveva Conte qualche anno fa.

La partita che ti ha regalato più emozioni?

La partita che mi ha regalato più emozioni è stata quella del Rimini che dalla Serie D è andata in Lega Pro, che poi vinse il campionato. Quella partita mi regalò tante emozioni. Poi quest’anno il Forlì per assurdo ha fatto 13 risultati utili però contro squadre molto forti come contro il Venezia e il Padova. Quelle sono partite che mi hanno regalato veramente belle emozioni. Le vittorie del Forlì contro queste squadre molto blasonate, grazie alla grinta e alla voglia di vincere. E sono proprio queste le partite che mi emozionano.

Come può il calcio femminile raggiungere la stessa importanza di quello maschile?

Penso che farà molto fatica. La vedo molto dura anche se il fatto che ogni squadra debba avere una rosa femminile è una cosa molto positiva. Però sarà molto difficile, anche se negli ultimi anni si sono fatti grandi passi a riguardo.

In un mondo come quello del calcio è difficile per una donna mettersi in evidenza. Tu come sei riuscita a raggiungere questo obiettivo? Che consiglio puoi dare ad una donna che vuole intraprendere questo mestiere?

Questa domanda già mi è stata fatta qualche tempo fa ma da allora le cose sono cambiate tanto. Ora ci sono moltissime presenze femminili nell’ambiente. Però è molto difficile perchè è un ambito prettamente maschile. Siamo nel 2017 e si pensa che stiamo molto avanti invece sotto questo aspetto siamo molto bigotti. Il consiglio che posso dare è quello di non mollare mai e andare sempre a testa alta. Si deve credere in quello che si fa. A volte è dura, però se una persona ha un obiettivo, ha la passione ed è circondato anche da persone che credono molto in lei e che comunque le danno forza e coraggio e non la sottovalutano alla fine i veri valori vengono fuori.

Un giornalista uomo e una giornalista donna che stimi di più…

A me piace molto Ivan Zazzaroni, guardo la domenica sportiva tutte le domeniche sere. Anche se ho tanti colleghi della mia zona che stimo, ci sono tante persone molto preparate e molto competenti che magari rimangono un po’ nascosti e non si mettono in evidenza però sono molto bravi. Per quanto riguarda le donne ce ne sono tante. Adesso si parla molto di Diletta Leotta, soprattutto perchè è una bella ragazza ma secondo me è anche molto brava. A me piace molto. E questo è il futuro. Non penso che la bellezza comporti per forza ignoranza, anzi… Si può essere belle, spigliate e intelligenti. Anche se il mio mito è Ilaria d’Amico. Ma anche le giovani che stanno emergendo mi piacciono molto.

Ti occupi anche di nuoto e di basket. Da cosa nasce questa passione per lo sport?

Per quanto riguarda il nuoto è vero ma perchè sono bagnina e istruttrice di nuoto e non mi perdo nemmeno una gara. Mi piace molto anche il tennis. Per quanto riguarda il basket mi sto appassionando molto perchè io conduco insieme ad un mio collega un programma che si chiama Calcio Junior Tv che ha avuto talmente tanto successo che il prossimo anno faremo lo stesso programma rivolto al Basket che si chiamerà Basket Junior Tv. Le società di Basket ce lo hanno chiesto perchè si parla troppo spesso di calcio e molto meno di altri sport. Ma il basket è uno sport molto seguito, anche dai calciatori stessi. Stiamo già lavorando al programma, abbiamo già preso contatti con le società. Abbiamo già fatto diverse interviste ai giocatori del Crabs Rimini e vado molto spesso a vedere le partite di Crabs Rimini e quelle di Unieuro Forlì che l’anno scorso ha vinto anche il campionato. La passione per lo sport nasce perchè amo lo sport, ho sempre fatto sport da bambina e penso che lo sport sia un modo per crescere, fare gruppo, per mettersi alla prova.