Domenico Brunetti, difensore centrale classe ’95 ex Reggina e Chievo Verona, è stato contattato dalla redazione di FootballScouting e ha parlato delle esperienze recenti e del suo futuro.

Qual è il ricordo più piacevole dell’esperienza passata nel Chievo Verona?

E’ stata una bellissima esperienza che mi ha fatto crescere sia a livello calcistico, sia a livello umano. Eravamo un bel gruppo, formato da ragazzi con qualità. Di ricordi belli ne ho tanti ma, sicuramente, il più è legato alla finale Scudetto terminata con la nostra vittoria.

Quali sono state le emozioni condivise da giocatori, mister e società al momento della vittoria scudetto?

È stata una sensazione molto bella, inaspettata. Nessuno di noi pensava di arrivare fino a quel punto. Siamo sempre andati avanti e il mister a volte ci diceva di essere lì per sacrificio, di avere meno qualità di altre squadre. Non ci ha mai regalato niente nessuno,  ma poi alla fine abbiamo vinto.

Nel passato, oltre allo scudetto con il Chievo, qual è l’esperienza che ricordi piacevolmente?

A Reggio, quando ho giocato con la Reggina perchè è una società importante. Giocare in uno stadio che ha fatto la Serie A è stato molto bello.

Ci sono calciatori a cui ti ispiri mentre giochi in campo?

Sì, i mie modelli sono Barzagli e Bonucci,

Cosa ne pensa della nuova regola sugli Under in Serie D? Crede possa penalizzare chi ha, magari, qualche anno in più?

Sì. Il fatto è che a volte queste regole sono sbagliate perchè poi finito il tempo in cui si è Under, ci si ritrova a non giocare più perchè non si trova spazio.

 

Lo scorso anno hai giocato a Roccella (serie D). Nonostante le buoni prestazioni non siete riusciti ad evitare la retrocessione…

A Roccella mi sono trovato bene.  Da subito si era creato un buon gruppo e grazie a mister Galati, ho potuto dare il mio contributo in campo, con continuità. Siamo stati sfortunati ai playout, bastava poco per festeggiare la salvezza.

Cosa si aspetta dal futuro?

Mi aspetto di trovare una squadra dove giocare e farmi vedere perché tra sfortuna e la mia non bravura nello sfruttare le occasioni, voglio far vedere che posso ancora andare avanti e non fermarmi alla Serie DFisicamente sono integro, mi sto allenando nell’attesa della chiamata giusta. Come ho detto prima, ho voglia di giocare e lottare per la società che mi darà fiducia.