Sorpresa Karamoh: Spalletti indovina la scommessa

Era una squadra in crisi, che non riusciva a vincere da otto partite. Eppure, paradossalmente, la sconfitta della Lazio nell’anticipo del San Paolo, poteva rappresentare l’ennesima occasione per agguantare il terzo posto. Per questo contro il Bologna, a San Siro, l’imperativo era portare a casa i tre punti, al di là delle difficoltà. E qualcuno, sia tra gli spalti che sul divano, ha dovuto stropicciarsi gli occhi per confermare quanto si leggeva dalle formazioni ufficiali di Inter-Bologna. Nel tridente d’attacco, a sorpresa, non figurava Antonio Candreva, che da qui ad inizio stagione le aveva giocate quasi tutte. Al suo posto, dal primo minuto, un certo Yann Karamoh, classe 1998.

Mossa azzardata? Forse, ma col senno di poi vincente, quasi di svolta. Il ragazzo di origini ivoriane ha convinto tutti con una prestazione degna di nota. Prima si inventa il passaggio filtrante che manda Brozovic sul fondo, permettendo a quest’ultimo l’assist per Eder. Poi chiude in bellezza la giornata con un gran gol, grazie alla complicità di Rafinha. Nel mezzo, statistiche impressionanti: 93% di passaggi riusciti, che testimoniano il coronamento di una grande match. Solo complimenti quindi per Luciano Spalletti che, in un momento così delicato, ha indovinato la mossa giusta per la sua Inter.

Sorpresa Karamoh: conosciamo meglio l’eroe interista di giornata

Decidere una partita allo stadio Giuseppe Meazza, a diciannove anni, non è cosa di tutti i giorni. Ma che questo giovane nativo di Abidjan, poi naturalizzato francese, potesse bruciare le tappe, è già cosa nota alle cronache degli appassionati. Yann Karamoh muove i primi passi nel mondo del pallone con il Racing Club De France. Tuttavia, è con la casacca del Caen che inizia a farsi notare dagli addetti ai lavori. Con il club d’oltralpe conquista il record di Under 20 con maggior numero di presenze nei maggiori campionati europei (35 in totale). Ma non è tutto. A soli diciotto anni e quattro mesi, diventa il più giovane calciatore dell’ultimo decennio a segnare un gol e fare un assist in uno stesso match di Ligue 1.

Chiuso il campionato francese con cinque gol e quattro assist, oltre a numerose importanti prestazioni, attira l’attenzione di parecchi club. Uno di questi all’epoca fu la Fiorentina, che sembrò averlo in pugno. L’inserimento della società di Suning fu però decisivo, tant’è che l’attaccante africano giunse  in Serie A alla corte della squadra nerazzurra. La Beneamata riuscì a strapparlo ai francesi con la formula del prestito biennale, con un riscatto fissato a 5 milioni e mezzo per l’estate del 2019. Un riscatto che, viste le premesse, potrebbe diventare una semplice formalità.

Sorpresa Karamoh: dinamismo ed umiltà a servizio del collettivo

Velocità, fisicità, imprevedibilità, soprattutto incoscienza. Tutte doti che appartengono a questo centravanti tuttofare, che il prossimo luglio spegnerà venti candeline. Ala destra naturale, Karamoh fa della duttilità una delle sue doti migliori. Non si trova infatti assolutamente fuori ruolo a giocare al centro dell’attacco, né tantomeno sulla fascia mancina. Le sue accelerazioni fanno quasi da ossimoro ad un fisico assai possente. È impressionante infatti la sua capacità di progressione palla al piede, soprattutto se messa in relazione con i suoi 185 centimetri di altezza.

A queste qualità tecniche si aggiunge un bel carico di umiltà. Un qualcosa che, nel calcio contemporaneo, in particolare per i giovani, appare cosa sempre più rara. “Non gioco per il gol, ma per il bene della squadra”, aveva dichiarato tempo fa. E proprio questo gli ha chiesto il mister contro il Bologna, come testimoniato dalle sue parole a SkySport. “Oggi non avevo parlato con Spalletti prima della partita, mi ha detto di riscaldarmi e che la mia velocità sarebbe stata utile e di giocare per i compagni”. Avrebbe poi aggiunto: “E’ il gol più importante della mia carriera, è il mio primo gol in Italia, è arrivato in un momento delicato per la squadra e perché non giocavo da un po’. Spero di giocare, un po’ come tutti i giocatori che vogliono giocare, ma poi ovviamente è sempre l’allenatore a scegliere”.

Parole di un ragazzo con tanta voglia e la testa a posto. Qualità che l’ex tecnico della Roma, a rischio dopo le delusioni sul campo delle scorse settimane, dovrà tenere assolutamente sott’occhio. Di certo, se i tifosi dovessero vederlo nell’undici iniziale del prossimo match, non si stupirebbero. Yann Karamoh sembra pronto a prendersi l’Inter, e la prestazione da MVP contro il Bologna potrebbe essere solo un avvincente prologo di una carriera che, come preventivabile, si preannuncia a grandi livelli.